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Auto e Motori
Volkswagen rivede la strategia BEV-or-bust, servono più ibride plug-in

Volkswagen sta rivedendo la sua strategia BEV-or-bust, con una maggiore attenzione agli ibridi plug-in in risposta al rallentamento delle vendite di veicoli elettrici a batteria (BEV).

La casa automobilistica ha riconosciuto la necessità di una strategia più equilibrata mentre affronta sfide di mercato e competizione crescente, specialmente in Cina.

Cambio di rotta

Il marchio principale VW, che aveva presentato la famiglia ID di auto elettriche a batteria come fulcro del suo futuro, ha ammesso che avrà bisogno di più ibridi plug-in. Questo cambiamento segna l'ultimo aggiustamento nella strategia di elettrificazione di Volkswagen, dopo problemi con diverse versioni di modelli e una performance deludente in Cina, dove i marchi locali ora dominano, come riporta Automotive News Europe.

Volkswagen ha anche accantonato gli sforzi per trovare investitori esterni per la sua unità di batterie e ha demolito i piani per una fabbrica di veicoli elettrici da 2,2 miliardi di dollari in Germania. La casa automobilistica sta vendendo così tante auto ancora con motori a combustione che è sulla buona strada per superare la sua franchigia di emissioni l'anno prossimo. Il CEO del gruppo VW, Oliver Blume, ha chiesto clemenza alle autorità di regolamentazione europee.

Ritorno agli ibridi

Questo cambiamento di strategia rappresenta una brusca svolta rispetto a tre anni fa, quando l'ex CEO Herbert Diess aveva annunciato un piano ambizioso per i BEV. Diess aveva previsto il lancio di 75 modelli completamente elettrici entro il 2029, sostenendo che le case automobilistiche dovevano adattarsi rapidamente per sopravvivere.

Sotto la guida di Blume, VW sta ora collaborando con aziende come Xpeng e sta preparando un nuovo marchio di veicoli elettrici in Cina, offrendo modelli dotati di gadget come un avatar in auto per riconquistare i giovani consumatori persi a favore di BYD e Tesla. VW è stata anche in discussioni con Renault sullo sviluppo di veicoli elettrici più economici per conquistare gli acquirenti di auto del mercato di massa, come riporta Automotive News Europe.

Sfide globali

Il rallentamento delle vendite di veicoli elettrici non riguarda solo VW. Paesi come la Germania e la Svezia hanno ridotto i sussidi per le auto elettriche, danneggiando il settore più ampio. Le lacune nelle reti di ricarica pubbliche continuano a scoraggiare i potenziali acquirenti. Stellantis ha recentemente annunciato che venderà auto co-sviluppate con la cinese Leapmotor in Europa, mentre Mercedes-Benz ha interrotto lo sviluppo delle basi per le nuove berline elettriche di lusso e prevede di vendere auto a benzina più a lungo del previsto.

BMW, nonostante il successo relativo nelle vendite di veicoli elettrici, ha avvertito che il piano dell'UE di vietare le vendite di nuovi veicoli con motori a combustione entro il 2035 danneggerà l'industria. I regolatori europei sono pronti a rivedere la politica nel 2026, come riporta Automotive News Europe.

Impatti sul mercato

Il rallentamento ha avuto un impatto significativo anche su Tesla, che ha perso 235 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato quest'anno. Il CEO Elon Musk ha criticato le case automobilistiche per il ritorno agli ibridi plug-in, sostenendo che i veicoli elettrici alla fine domineranno il mercato.

Volkswagen continua a credere nel futuro dei veicoli elettrici, ma riconosce la necessità di una strategia più flessibile. Questo cambiamento di rotta riflette le sfide del mercato e la necessità di adattarsi rapidamente alle nuove realtà del settore automobilistico globale, come riporta Automotive News Europe.

 

 

 

 

 






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