A- A+
Finanza

Moody’s Investors Service, come d’altra parte ampiamente anticipato, ha cambiato dopo la Brexit la visione del Regno Unito sia in termini di emittente sovrano, sia in termini di debito a lungo termine, passando da stabile a negativo. Entrambi i rating sono Aa1.

Le motivazioni sono sostanzialmente tre.
1) La decisione di lasciare l'Unione Europea (che ha un rating Aaa, stabile) annuncia un prolungato periodo di incertezza per il Regno Unito, con implicazioni negative per prospettive di crescita a medio termine del Paese. Il Regno Unito dovrà rinegoziare le sue relazioni commerciali con l'UE, con fiducia diminuita e crescita più debole, con il rischio inoltre che il Regno Unito non sia del tutto in grado di garantire un accordo commerciale favorevole con l'UE e gli altri Paesi.
2) Il governo britannico probabilmente dovrà intraprendere modifiche significative della politica di immigrazione del Regno Unito, oltre a politiche commerciali più ampie. Mentre la solidità istituzionale del Regno Unito continua ad essere molto elevata, le sfide per i nuovi soggetti politici e le modifiche della struttura di governo potrebbero non essere così facili da affrontare.
3) Come conseguenza delle più deboli prospettive di crescita del PIL e della eventuale debolezza istituzionale, le finanze pubbliche del Regno Unito potrebbero addirittura, con buona probabilità, diventare ancor più deboli di quanto Moody’s abbia assunto finora. L'effetto negativo della crescita economica potrebbe non essere compensato dal risparmio costituito dal vantaggio di non dover più contribuire ai costi dell’UE. Del resto il Regno Unito ha uno dei più grandi deficit di bilancio tra le economie avanzate, e la crescita inferiore del PIL complicherà ulteriormente l'attuazione del piano di consolidamento fiscale pluriennale del governo.

In concomitanza con la riduzione del rating sul debito sovrano, Moody’s ha anche cambiato l'outlook da stabile a negativo per il rating Aa1 della Banca d'Inghilterra, mentre i rating Aa1 / P-1 sono stati confermati.

In conclusione Moody’s ritiene che sia plausibile uno scenario in cui il Regno Unito riesca a conservare molti dei suoi benefici commerciali, e quindi l'impatto economico a lungo termine sarebbe limitato a un tale scenario e la valutazione del rating sovrano Aa1 del Regno Unito rimarrebbe confermata. Inoltre, le autorità del Regno Unito potrebbero anche adottare politiche atte a mitigare le conseguenze negative della decisione di lasciare l'UE. Quelle politiche - nei settori commercio, regolamenti, immigrazione, politica fiscale - diventeranno più chiare nei prossimi 1-2 anni.

Salvo naturalmente che il preannunciato secondo referendum per rientrare nell’UE possa ribaltare la situazione. Comunque molti danni sono già stati fatti, e acquistare un vaso rotto, anche se ben riaggiustato, non è come acquistarlo nuovo di zecca.

Paolo Brambilla

 

 

Tags:
approfondimentopaolo brambillamarketwall





in evidenza
Super Annalisa fa incetta di platini: arriva il quinto disco per "Bellissima"

E la hit "Sinceramente" esplode all'estero

Super Annalisa fa incetta di platini: arriva il quinto disco per "Bellissima"


in vetrina
Affari in rete

Affari in rete


motori
MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.