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Affari Europei
5G, Huawei minaccia l'Europa: senza di noi balzo indietro di 2 anni
La sede di Huawei a Milano

HUAWEI: NOI INDISPENSABILI

Se l'Europa dovesse decidere di fare a meno della tecnologia Huawei sul fronte del 5G, farebbe un salto indietro di due anni. È il monito che Ken Hu, presidente del colosso cinese, ha lanciato dal Mobile world congress di Shanghai. “Ventotto dei 50 contratti che abbiamo siglato con le compagnie telefoniche in tutto il mondo sono in Europa” ha detto, “la fiducia che i partner europei ci hanno dato è la prova della nostra affidabilità. Del resto, se per qualche motivo l'Europa dovesse decidere di rinunciare alla nostra tecnologia, si troverebbe indietro di due anni rispetto al punto in cui è ora”.

MAGGIORE ATTENZIONE ALLA CYBERSICUREZZA

Huawei, ha aggiunto, sta prendendo misure per rassicurare i clienti sulla affidabilità in termini di cybersecurity. “Siamo consapevoli delle preoccupazioni che si sono sviluppate intorno a questo tema” ha spiegato “e della complessità dello scenario e apprezziamo l'approccio che l'Europa ha adottato: lavorare insieme sulla base di termini oggettivi invece di discriminare un fornitore su basi meramente ideologiche”. Hu, tuttavia, non ha voluto fornire indicazioni sul numero di contratti firmati da Huawei dopo il bando statunitense.

SI INCROCIANO LE SPADE A SHANGHAI

Tre cose turbano i sonni dei protagonisti dell’hi-tech: la guerra commerciale tra usa e Cina, il flop dei primi smartphone a schermo pieghevole e la parità di genere in un mondo che tradizionalmente è declinato al maschile. E su questi tre temi si concentra il Mobile World Congress che si é aperto martedì 26 giugno a Shanghai. Una manifestazione più contenuta rispetto a quella tradizionale di Barcellona, ma in crescita e destinata a diventare con il Ces di Las Vegas un appuntamento imperdibile per il settore, specie in un momento in cui l’evoluzione della tecnologia è talmente rapida da non permettere di concentrare le novità in due soli eventi.

GLI USA NELLA GUERRA SUL 5G

Il bando della Casa Bianca contro Huawei è sicuramente un tema caldo: quello di Shanghai è il primo evento sul territorio cinese da quando gli Stati Uniti hanno intensificato la propria offensiva e uno dei protagonisti della kermesse è Zte, l’altro colosso delle telecomunicazioni che di recente è uscito da un duro confronto con l’amministrazione americana grazie a una multa da un miliardo di dollari per poter tornare ad approvvigionarsi di tecnologia made in Usa. Zte è ora sulla strada della ripresa, mentre Huawei coltiva l’ottimistica prospettiva di chiudere bene la vicenda bando, persino con un impatto sulle vendite inferiore a quanto si temeva.

IL 5G IN EUROPA: UN MERCATO DA NON PERDERE

E Zte è uno dei protagonisti dello sviluppo del 5G in Europa e soprattutto in Italia, altro tema che dominerà la rassegna, visto che di fatto a Barcellona in primavera sono state mostrate le prime applicazioni concrete. Le due aziende mostreranno a che punto sono arrivate nelle relazioni che terranno nel giorno di apertura Xu Ziyang, presidente e direttore esecutivo di Zte e il giorno dopo Zu Xu Ziyang, presidente di Huawei. Il 5G sarà ovunque al MWC di Shanghai: la tecnologia coprirà tutte e sette le sale espositive grazie ai tre operatori e partner cinesi e ci saranno dimostrazioni come un esempio live di chirurgia telerilevata abilitata per il 5G su una connessione China Mobile.

ANCHE LA QUESTIONE FEMMINILE AL SUMMIT DI SHANGHAI

Un altro importante filone è il Summit Women4Tech. Ben accolto durante la sua prima apparizione all'evento nel 2018, l'agenda è stata ampliata quest'anno con una discussione centrata sui benefici che una maggiore diversità di genere offre alle imprese. Una iniziativa che si lega alla line-up 4YFN di start-up innovative: un elemento sempre interessante ai MWC e che vede schierati a Shanghai più di 100 espositori per dimostrare come stanno impiegando la tecnologia in modi fantasiosi, con opportunità per le imprese di ottenere finanziamenti dai venture capitalist.

Non mancheranno poi le novità più consumer, come quella annunciata dal produttore di smartphone Oppo che presenterà la prima fotocamera anteriore integrata sotto il display. Dopo spessi fotocamere rotanti, flip e pop-up sembra arrivato il momento della tecnologia ‘definitiva’ per integrare l’ottimizzazione del rapporto scocca-display con le certificazioni di resistenza all’acqua e alla polvere. Un modo, anche, per mettere sul campo una novità che distragga dal finora imbarazzante esito degli smartphone pieghevoli.

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