Allarme a Bruxelles per l'asse Usa-Russia: l'Ue rischia l'irrilevanza
Uno studio del think tank Carnegie Europe rivela come un asse tra Washington e Mosca porterebbe ad una riduzione dell'importanza geopolitica dell'Ue
Che cosa succederá il 20 gennaio quando Donald Trump si insedierá alla Casa Bianca? Secodno il think tank Carnegie Europe si potrebbe creare un asse tra Stati Uniti e Russia che rischierá di relegare nell'inconsistenza il ruolo geopolitico dell'Europa che si troverebbe spaccata in due, da una parte i Paesi atlantisti e dall'altra quelli filo-Mosca. Secondo l'istituto di analisi di Bruxelles, dal 20 gennaio, giorno dell'insediamento di Trump alla Casa Bianca, l'Ue dovrá lavorare su due fronti per evitare di perdere peso sullo scenario internazionale.
L'Europa deve contrastare il ritorno ad un ordine bipolare
Da una parte "attori importanti dell'amministrazione e del Congresso statunitensi dovranno essere convinti che l'Unione europea non puó essere tagliata fuori dalle decisioni sul futuro del continente", e dall'altra parte "l'Ue dovrá resistere al ritorno di un ordine bipolare europeo", con alcuni dei Paesi vicini a Washington e altri, in particolare le repubbliche baltiche, nuovamente sotto le pressioni di Mosca.
L'Ucraina in balia di Mosca sena l'appoggio di Washington
Secondo gli analisti di Carnegie Europe il principale rischio per l'Europa é un avvicinamento Stati Uniti-Russia. Un cambio di politiche americano con eventuali accordi fra il presidente eletto degli Stati Uniti e il presidente russo, Vladimir Putin, significherebbe in primo luogo compromettere la politica comune con l'Ue sull'Ucraina. Washington potrebbe far venir meno il sostegno alle sanzioni comminate dall'Ue contro la Russia dopo l'aggressione della Crimea, mettendo a rischio l'eventuale rinnovo quando gli Stati membri dovranno decidere se mantenerle o meno a metá 2017.
L'Ue rischia di perdere influenza sugli stati del 'vicinato'
Non solo. Con un avvicinamento di Trump a Putin, l'Ue vedrebbe indebolirsi le sue politiche di vicinato. L'Unione europea "diminuirebbe la capacitá di offrire ai paesi dell'Europa orientale un programma di modernizzazione e di assistenza per costruire un partenariato forte", in particolare con Georgia, Moldova e la stessa Ucraina. Senza contare le minoranze russe in Estonia, Lettonia e Lituania. Intese russo-americane potrebbero "aumentare la vulnerabilitá sugli Stati baltici se la Russia dovesse sentirsi libera di esercitare la sua pressione su di loro".
All'Europa serve una politica estera forte e coordinata
Carnegie Europe sottolinea quindi la necessitá per l'Ue di sviluppare una vera politica estera comune. "Superare la dipendenza dagli Stati Uniti" sarebbe la risposta migliore ai rischi di disimpegno americano nel vecchio continente. Inoltre, stringere relazioni con Paesi quali Canada, Australia, Nuova Zelanda, "e anche India e Cina" puó essere, secondo il think tank, un modo per superare un eventuale asse russo-americano. Infine l'Europa "deve cambiare il modo di interagire con gli Stati Uniti" rivolgendosi direttamente alla societá civile americana e portare l'opinione pubblica d'oltre oceano a chiedere di salvaguardare i rapporti con l'Europa.