Aquarius, Salvini cancella il M5s in Europa: salta l'asse grillini-Macron
Con la vicenda Aquarius Salvini ha preso il timone del governo nei rapporti con l'Europa. E lui ha alleati, mentre il M5s rimane solo...
GOVERNO CONTE SEMPRE PIU' GUIDATO DA SALVINI
Il governo Conte è sempre meno giallo e sempre più verde. Nel giro di una settimana Matteo Salvini si è preso nettamente la scena dell'esecutivo del cambiamento, lasciando nelle retrovie il collega Luigi Di Maio e il Movimento 5 Stelle. Pareva già chiaro prima che il rapporto di forza fosse a favore della Lega ma la vicenda Aquarius ha chiarito definitivamente che il timone è in mano al leader del Carroccio, quantomeno in tema di politica estera e in particolare europea.
SALVINI DETTA LA LINEA SUI MIGRANTI
Salvini ha dettato la linea al 100 per cento sulla vicenda migranti, come è anche normale che sia essendo lui il ministro dell'Interno. Il Movimento 5 Stelle non ha potuto fare altro che andare a rimorchio, tranquillizzando anche le voci contrarie alla chiusura dei porti come quella del sindaco di Livorno Nogarin. Ma la conseguenza principale della mossa di Salvini su Aquarius è sulla politica europea della compagine di governo. Appare ormai chiaro che la guida su migranti e dunque sull'Ue, essendo quella dei profughi la principale emergenza che il Vecchio Continente si trova ad affrontare, sia proprio di Salvini. Il Carroccio vuole cambiare le regole del gioco e costringere gli alleati a fare la loro parte nell'accoglienza. La sua gestione del caso Aquarius ha scatenato durissime polemiche, in primis con Spagna e Francia. A Salvini questo non importa, anche perché la sua intenzione è cambiare nettamente l'Ue e il peso dell'Italia al suo interno.
IN EUROPA SALVINI HA UNA LINEA PRECISA E MOLTI ALLEATI
Il problema è che i rapporti, per esempio con Macron, importavano eccome al M5s. Salvini ha infatti molti alleati all'interno dell'Ue. Marine Le Pen in Francia e Viktor Orban in Ungheria in primis. Ora si è aggiunto anche il ministro dell'Interno tedesco Seehofer, un nome importante che può davvero cambiare i rapporti tra Italia e Germania spingendo la Merkel a essere più disponibile ad ascoltare le richieste del nostro Paese. A Salvini non servono Macron e la Spagna, men che meno Malta. Lui ha già una squadra transnazionale con la quale poter cambiare le politiche sui migranti e presentarsi alle europee del 2019.
ORA IN EUROPA IL M5S RISCHIA DI RESTARE ISOLATO
Totalmente diverso il discorso del M5s, che ha oscillato per mesi tra l'euroscetticismo di Nigel Farage e l'europeismo riformista di Macron. Restando nel mezzo, i grillini avevano finito per stare con tutti e nessuno. L'avvicinamento delle scorse settimane e degli scorsi mesi con En Marche! a questo punto è tramontato. E il Movimento 5 Stelle a questo punto appare costretto a scegliere tra due strade: seguire la leadership di Salvini oppure restare isolato all'interno dell'Ue. Non proprio la migliore situazione per presentarsi alle europee del prossimo anno e per imporre la propria linea.