Austria, campagna anti migranti in Afghanistan. "Niente asilo, state a casa"

L'Austria vuole scoraggiare l'ondata di migranti. E per questo lancia una campagna social e tv in Afghanistan: "Non vi daremo asilo, restate a casa", recita il cartellone che verrà affisso anche sugli autobus di Kabul oltre che trasmesso sul piccolo schermo e postato su Facebook. 

Il senso è molto chiaro: "Se avete intenzione di venire qui, non sognatevi neppure che vi accoglieremo a braccia aperte. Anzi..." L'Austria è una delle mete più ambite dai migranti a causa della sua posizione strategica al confine con la Germania. Un'altra mossa di chiusura dopo l'istituzione dei controlli e la politica di quote sugli ingressi giornalieri adottata dal governo di Vienna. Una politica difesa proprio negli scorsi giorni e nelle scorse ore dal governo austriaco di fronte alle istituzioni Ue.

Il cancelliere austriaco Werner Faymann, incontrando il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha esortato a "chiudere la rotta balcanica" e "attivare le frontiere esterne dell'Ue". Se non è Bruxelles a muoversi, ha aggiunto, sono i singoli Paesi come l'Austria che devono gestire le rispettive frontiere. Contro il "caos" e la "disorganizzazione" attuali, non si puo' rimanere con le mani in mano: "Questa politica di lasciar passare (i migranti) deve finire, si deve mettere fine a questo caos", ha affermato Faymann, ricordando che il suo Paese ha accolto finora 37mila rifugiati questo anno, dopo i 90mila dello scorso anno. "Mentiremmo alla gente se dicessimo che possiamo continuare come adesso e dare asilo a 200mila, 300mila o 400mila", ha proseguito.

Ora la novità della campagna in Afghanistan, messa a punta dal ministero dell'Interno guidato da Johanna Mikl-Leitner, la quale ha affermato: "Bisogna dire a queste persone che lasciando il loro Paese natale non possono essere sicuri di trovare un posto qui in Austria". Nella campagna il messaggio del governo austriaco spiega anche che sono state istituite delle quote e che sarà reso molto più difficile il ricongiungimento familiare.

Un argomento che negli scorsi mesi era stato usato anche da Danimarca e Svezia che avevano allo stesso modo lanciato delle iniziative simile per scoraggiare i migranti a raggiungere i loro confini. L'iniziativa è davvero massiccia perché la campagna troverà posto in più di mille tra siti internet e quotidiani cartacei afghani.