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Affari Europei
Austria come Trump sui migranti: niente velo. Ue spaccata sul "Muslim Ban"
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MIGRANTI, AUSTRIA COME TRUMP PER PAURA DELL'ESTREMA DESTRA FPE

Velo proibito. Non negli Stati Uniti di Trump ma in Austria. Il governo di "grosse koalition" (socialdemocratici e popolari), infatti, teme la crescente popolarità del partito di estrema destra Fpe e il suo leader Heinz-Christian Strache. Per quwsto Vienna ha annunciato che cercherà di far approvare una serie di misure che spostano a destra l'azione dell'esecutivo.

STOP AL VELO INTEGRALE

Tra i provvedimenti, contenuti in un documento di 35 pagine da attuale in 18 mesi, si vuole approvare una legge - come quella in vigore in Francia e Belgio - che mette al bando il velo integrale che negli spazi pubblici" ha dichiarato il cancelliere, il socialdemocratico Christian Kern. Il cancelliere, senza citare ovviamente il timore di perdere consensi a favore della Fpoe, ha sostenuto che l'obiettivo del provvedimento è "non fare sentire i 600.000 musulmani in Austria estranei alla nostra società".

CONTRATTO D'INTEGRAZIONE O ESPULSIONE

Ma altrettanto controverse sono le altre misure per rafforzare la sicurezza nel Paese che obbliga anche i migranti a firmare "un contratto di integrazione" per poter restare in Austria e sottoscrivere "una dichiarazione di valori" condivisi ed accettati. Chi si rifiuterà di firmare "dovrà lasciare il nostro Paese la la nostra società"

RESTRIZIONI PER I LAVORATORI STRANIERI

Il governo ha anche promesso di abbassare le tasse e, nuovamente in chiave anti-xenofoba, di restringere l'accesso al mercato del lavoro austriaco agli stranieri (non è chiaro se, violando la libertà di circolazione, questo riguarderà anche i cittadini Ue) e la creazione di 70.000 posti di lavoro Il piano deve essere approvato dal Parlamento. Il giro di vite e lo spostamento a destra dell'esecutivo giunge 8 mesi dopo che Kern, 51 anni, ha sostituito alla cancelleria Werner Faymann a sua volta a capo di una "grosse koalition".

L'UE SI DIVIDE SUL MUSLIM BAN DI TRUMP

Nel frattempo i leader dell'Ue si dividono sul Muslim Ban di Trump. Theresa May nicchia e non critica la mossa di Trump dopo la sua visita alla Casa Bianca che ha portato a un rafforzamento dei rapporti tra Usa e Uk post Brexit. Molto critica invece la Germania. Voci a favore di Trump anche dall'Olanda e dai paesi dell'Est Europa.

MERKEL: "TRUMP HA PREGIUDIZI ANTI MUSULMANI"

Angela Merkel ha invece contestato l'ordine esecutivo promulgato da Donald Trump che congela l'ingresso negli Stati Uniti dei cittadini di sette Paesi a maggioranza musulmana, accusando la nuova amministrazione americana di discriminare in maniera mirata i seguaci dell'Islam. "L'indispensabile e anche risoluta lotta contro il terrorismo non giustifica in alcun modo il sospetto generalizzato nei confronti delle persone di una determinata fede, nel caso specifico le persone di fede islamica, o che comunque sono di una certa estrazione", ha sottolineato il cancelliere tedesco conversando con i giornalisti, senza neanche attendere di essere interpellata al riguardo.

LA FRANCIA CHIEDE DI REVOCARE IL DIVIETO DI INGRESSO NEGLI USA

Il ministro degli Esteri francese, Jean-Marc Ayrault, ha chiesto dall'Iran (uno dei Paesi colptiti dalle misure adottate dall'amministrazione Usa) al presidente Usa Donald Trump di ricorrere al semplice "buon senso" per revocare il divieto di ingresso negli Usa deciso venerdi contro chi proviene - a qualsiasi titolo - da 7 Paesi a prevelenza musulmana: Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen.

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