Banche, allarme stabilità per quelle tedesche
Secondo il Transnational Institute il sistema bancario tedesco é estremamente fragile e potrebbe contagiare anche il resto dell'Unione europea
Il sistema bancario tedesco é solido? Sembra di no a giudicare dal report pubblicato dal Transnational Institute, un think tank che ha analizzato il settore creditizio teutonico mettendone in evidenza le fragilità. Cominciando dalle banche legate ai lander fino ai colossi del calibro di Deutsche Bank gli istituti di credito tedeschi hanno acquistato in passato centinaia di miliardi di titoli, rivelatisi poi tossici, che hanno messo a rischio l'intero settore. Molti istituti hanno dovuto fare ricorso al salvataggio statale e il governo ha dovuto tirare fuori miliardi per evitare fallimenti. Oggi invece il bail-out non é piú concesso dalla legislazione europea (come sanno bene gli azionisti di Mps e della quattro banche 'salvate' dal governo Renzi) e dunque un crack finanziario brucerebbe i risparmi di investitorie risparmiatori.
La legislazione europea vieta i salvataggi pubblici delle banche
Il Transnational Institute ricorda come il governo Merkel abbia creato un fondo da 480 miliardi di euro per mettere in sicurezza il settore finanziario e che tale fondo ha giá perso 38 miliardi, 18 dei quali usati per la liquidazione della WestLB. Il think tank sottolinea poi come le banche teutoniche si siano avventurate in operazioni ad alto rischio perché coscienti che in caso di bisogno sarebbe intervenuta la mano pubblica. Cosa che oggi non puó piú avvenire.
La Germania rischia di contagiare il resto dell'Unione
Il rischio, rivela il Transnational Institute e anche la Commissione europea, é che una crisi in Germania si propagherebbe al resto d'Europa. Basti pensare che il Pil teutonico pesa per il 20% su quello dell'Unione. Il crack di un colosso come Deutsche Bank lascerebbe molti morti sul terreno. “Data la sua importanza economica e la sua forte integrazione nel tessuto dell’Ue", ha ricordato la Commissione, "la Germania è una fonte di potenziali contagi per gli altri Stati membri” di Eurozona ed Ue.
Conti non buoni per le banche tedesche
Nella sua pagella di primavera la stessa Commissione non può fare a meno di riconoscere le fragilitá tedesche. “La sostenibilità del profitto rimane la sfida più grande per il modello di business delle banche tedesche”, ha ammesso il team Juncker. “Un rendimento dello 0,8% sui titoli a giugno 2016, tra i più bassi dell’Ue, e un ulteriore deterioramento del rapporto costi/ricavi del 70,4% alla fine del 2015 solleva domande sulla sostenibilità del modello di business delle banche tedesche”.
Trump: i democratici vogliono chiarimenti su Deutsche Bank
Oltre ai grattacapi nazionali i problemi per Berlino arrivano anche dall'estero. I democratici del Congresso americano aprono un nuovo fronte contro Donald Trump, dopo le rivelazioni secondo cui la Deutsche Bank avrebbe promosso un'indagine interna per appurare se i forti prestiti concessi all'attuale Presidente degli Stati Uniti abbiano avuto garanzie da parte di ambienti russi. Secondo quanto scrive il quotidiano britannico "The Guardian", l'inchiesta interna non avrebbe finora appurato l'esistenza di legami tra la Russia e i conti di Trump, della figlia Ivanka, del marito di lei Jared Kuschner e persino della madre di Kuschner. Ugualmente, sempre secondo quanto rivelato dal quotidiano, la Deutsche Bank, che si trova sottoposta ad un'inchiesta da parte del Dipartimento alla Giustizia americano per presunto riciclaggio di denaro di provenienza russa, subirebbe in queste ore "pressioni affinche' nomini un revisore esterno ed indipendente per valutare i suoi rapporti" con la famiglia presidenziale.