Bce, cambia con la nomina di De Guindos. Weidmann ha in mano il dopo Draghi
Per la prima volta un politico alla testa della Bce. Cosa cambia con la nomina di De Guindos, voluta da Francia e Germania. Weidmann pronto per il dopo Draghi
BCE, COSA C'E' DIETRO LA NOMINA DI DE GUINDOS
La nomina di De Guindos è molto più di una semplice scelta. Con la decisione di appoggiare la candidatura dello spagnolo Luis De Guindos alla vicepresidenza della Banca Centrale Europea, l'Ue ha deciso di dare una profonda svolta alla propria politica economica e non solo. E' infatti la prima volta nella storia dell'euro che questo incarivo viene conferito a un uomo politico a tutto tondo.
LA PROCEDURA DI NOMINA PER DE GUINDOS
La raccomandazione al Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo dovrebbe essere formalmente adottata dal Consiglio il 20 febbraio. Il Consiglio europeo chiederà un parere al Parlamento europeo e al Consiglio direttivo della Bce e la decisione finale sarà adottata dal vertice del 22-23 marzo. Ma non ci sono dubbi sul fatto che sarà proprio De Guindos il nuovo vicepresidente che sostituirà il portoghese Vitor Constancio a partire dal 1 giugno 2018 e ricoprirà un mandato di otto anni non rinnovabile.
DE GUINDOS UOMO VICINO A RAJOY
Il 58enne De Guindos, ministro delle Finanze vicinissimo al premier spagnolo Mariano Rajoy, è stato indicato con l'appoggio dichiarato di Germania e Francia. Un uomo dunque molto apprezzato nei corridoi di Bruxelles, visto che insieme al premier di Madrid è stato l'artefice di una dura austerity che hanno riportato i conti della Spagna in carreggiata.
SOCIALISTI: "MINATA INDIPENDENZA BCE"
Non mancano, per forza di cose, le rimostranze. Secondo i socialisti europei, infatti, la nomina di Luis De Guindos alla vicepresidenza della Banca Centrale Europea "potrebbe creare un conflitto di interessi e minare l'indipendenza della governance della Bce", a causa del suo ruolo connotato politicamente. "La scelta di De Guindos solleva diversi punti interrogativi: essendo stato ministro delle finanze della Spagna dal 2011, la sua nomina potrebbe creare un conflitto di interessi e minare l'indipendenza della governance della Bce", sostengono i socialisti.
LE PAROLE DI DE GUINDOS
Dal canto suo, De Guindos ha promesso indipendenza, non mancando di sottolineare i suoi successi politici in madrepatria. "E' un riconoscimento per me anche per la Spagna, il paese sta crescendo ha recuperato molto prestigio - ha aggiunto - sono molto contento che la Spagna abbia ottenuto questo posto alla Banca Centrale Europea e cerchero' di svolgere il mio ruolo nel miglior modo possibile". De Guindos ha ringraziato il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, "senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile".
WEIDMANN GIA' PRONTO PER IL DOPO DRAGHI
Ma la nomina di De Guindos va inquadrata in un'ottica più ampia che abbraccia già il dopo Mario Draghi. Il 2019 sarà infatti l'anno del cambio della guardia alla presidenza della Bce e la scelta di De Guindos va analizzata in tal senso. Francia e Germania hanno voluto e ottenuto la nomina di un uomo del Sud Europa, ma comunque vicino ai valori di austerità e rigore, per aprire la strada alla nomina di un uomo del Nord Europa alla presidenza. In questo senso Angela Merkel dovrebbe aver fatto scacco matto. Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, già considerato il favorito numero uno al dopo Draghi, appare sempre più vicino alla poltrona di Francoforte.