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Affari Europei
Berlino vuole portare a Francoforte l'Autorità bancaria europea
La cancelliera tedesca, Angela Merkel

 

La Brexit ha creato tanta incertezza in Europa, ma ha aperto anche nuove opportunità per chi vuole coglierle. Londra é infatti sede di due autorità indipendenti, quella del farmaco e quella bancaria. E se Milano é in pole per aggiudicarsi l'Autorità europea del farmaco dopo che sarà sancito il divorzio tra il Regno Unito e l'Unione, Francoforte sta muovendo le sue pedine per avere l'Autorità bancaria europea (Eba).

Operazione 'Twin Peaks'

Non si tratta di semplice velleità, ma di un progetto ben più ampio. Francoforte é infatti la sede della Banca centrale europea, della Borsa valori tedesca e dell'Autorità europea delle assicurazioni. Il piano di Angela Merkel é di portare l'Eba in Germania e di fonderla con l'Eiopa (European insurance and occupational pensions authority) in modo da diventare il polo finanziario europeo. Senza il peso di Londra infatti la Germania diventerebbe non solo una superpotenza industriale, ma anche finanziaria.

La Francia appoggia la Germania

In questo progetto Berlino sta mettendo in campo tutte le sue forze e ha chiesto aiuto anche allo storico alleato francese. Parigi supporterá Berlino e in cambio, se il progetto andrà in porto, una parte delle competenze dell'Eba relative alla tutela dei consumatori andrebbero all'Esma, l'Autority dei mercati, basata proprio a Parigi.

La Bce: le banche inglesi in Ue rispondono a noi

Intanto la Bce fa sapere che le banche che, per la Brexit, intendono spostare i loro centri finanziari da Londra all'Unione europea, dovranno prendere impegni con l'istituto di Francoforte. Lo sostiene Sabine Lautenschlaeger, membro dell'esecutivo della Bce, la quale mette in chiaro che la banca centrale europea non intende fare sconti ai colossi bancari che trasferiranno una parte delle loro attivita' da Londra nell'Europa continentale.

"Ovviamente - spiega - non ci interessa se le banche del Regno Unito si spostano a Francoforte, Parigi, Dublino o in qualsiasi altra localita' dell'area euro. Quello che ci interessa e' la salute e la solidita' delle banche". Per questo, aggiunge, "ci opporremo a qualsiasi corsa al ribasso sulla supervisione o sulla regolamentazione. Le grandi banche - dice ancora - hanno sondato i regolatori in diversi paesi dell'Unione europea dovendo cercare una nuova sede in cui fare affari dopo l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue". Se ci sara' la cosiddetta 'hard Brexit', la Gran Bretagna lascera' il mercato unico europeo, cio' significa che le banche britanniche con base nell'Ue perderanno i loro 'passaporti' che gli consentono di svolgere da Londra gli affari con i 27 Paesi membri dell'Ue. Per continuare a operare in Europa molte societa' finanziarie dovranno quindi creare unita' nel Paesi dell'Ue. Molte di loro hanno gia' avviato operazioni in citta' come Parigi e Francoforte. "Qualsiasi banca - spiega Lautenschlaeger - che si trasferira' nell'Ue dovra' rispettare i nostri standard, adeguare il suo risk management locale, avere addetti a sufficienza e un'indipendenza operativa. Non accetteremo - dice ancora - gusci vuoti gestiti da Londra.  

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autoritá bancaria europea





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