Bici elettriche, l'Unione europea apre una inchiesta per dumping sulla Cina
L'Unione europea ha deciso di aprire una inchiesta anti-dumping nei confronti della Cina per le sue esportazioni in Europa di bici elettriche, le e-bike
La Commissione europea oggi ha avviato un'indagine anti-dumping sulle importazioni di biciclette elettriche dalla Cina. Ne dá notizia la Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. La decisione della Commissione e' stata presa dopo una denuncia della European Bicycle Manufacturers Association (l'Associazione europea dei produttori di biciclette).
La Commissione Ue: indagine anti-dumping contro la Cina su e-bike
L'indagine riguarda le biciclette con pedalata assistita, dotate di motore elettrico ausiliare, importante dalla Repubblica popolare di Cina. Secondo la Commissione, i margini di dumping "sono significativi per il paese interessato", come si legge nella decisione. L'Associazione europea dei produttori di biciclette ha "fornito elementi di prova del fatto che le importazioni del prodotto in esame dal paese interessato sono aumentate complessivamente in termini assoluti e in termini di quota di mercato". Inoltre - si legge nella decisione - gli elementi di prova "indicano che il volume e i prezzi delle importazioni" di e-bike dalla Cina "hanno avuto, tra l'altro, ripercussioni negative sulle quantita' vendute, sul livello dei prezzi praticati e sulla quota di mercato detenuta dall'industria dell'Unione, che hanno compromesso gravemente l'andamento generale e la situazione finanziaria di quest'ultima".
Bici elettriche, 15 mesi per decidere se applicare sanzioni
Ora la Commissione ha 9 mesi di tempo per esaminare le pratiche dei produttori cinesi e la situazione del mercato Ue e decidere se adottare misure anti-dumping provvisorie. L'intera procedura dovrebbe essere finalizzata entro 15 mesi. Secondo la Commissione, il mercato Ue delle biciclette elettriche vale circa 1,85 miliardi di euro. Le importazioni ammontano a circa 458 milioni, di cui piu' della meta' in provenienza dalla Cina.
La Cina promette di difendere i produttori
La Cina promette di difendere i produttori cinesi di e-bike nell'indagine lanciata dalla Commissione europea sulle importazioni di biciclette elettriche cinesi e chiede all'Unione europa di non fare della questione un caso di protezionismo commerciale. Lo ha dichiarato oggi il ministero del Commercio di Pechino. "Il governo cinese guardera' con attenzione lo sviluppo del caso e prendera' le misure necessarie per difendere con risolutezza gli interessi legittimi delle aziende cinesi", ha sottolineato Wang Hejun, funzionario del Ministero del Commercio di Pechino, che auspica che la nuova disputa, con le indagini antidumping lanciate oggi dall'Ue, non diventi "un nuovo caso di protezionismo commerciale".