Brexit annullata e Uk in Ue? Ora può accadere davvero. Ecco perché
L'ipotesi di una Brexit annullata non è più impossibile: ecco perché
Brexit cancellata? Non è più impossibile
La Brexit può essere cancellata? L'ipotesi continua a prendere quota, anche se sembrava praticamente impossibile fino a qualche settimana fa. Eppure qualcosa si sta muovendo, come testimonia la richiesta di Nigel Farage di un secondo referendum e gli incontri tra istituzioni Ue ed esponenti sia conservatori che laburisti favorevoli alla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea.
Brexit, Johnson ai suoi: "Il referendum può essere ribaltato"
Il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson, uno dei più decisi sostenitori di Brexit, teme che il risultato del referendum per l'addio della Gran Bretagna all'Unione possa essere ribaltato. Lo scrive il Sun, secondo cui Johnson avrebbe confessato ai suoi che l'accordo su Brexit con Bruxelles è tutt'altro che chiuso e che la battaglia per portarlo a termine è ancora lunga. Secondo il Sun, Johnson condivide le preoccupazioni dell'ex leader dell'Ukip, Nigel Farage, sul fatto che il risultato del referendum potrebbe essere annullato. "Accettare i diktat di Bruxelles trasformerebbe il Regno Unito in un'altra Norvegia", avrebbe detto Johnson. E in uno scenario di 'soft Brexit', avrebbe aggiunto, "preferirei che restassimo anziche' lasciare cosi'". Oggi a Bruxelles intanto, il capo negoziatore della Ue su Brexit, Michel Barnier, incontrerà una delegazione di parlamentari britannici, sia conservatori che laburisti, favorevoli alla permanenza della Gran Bretagna nella Ue.
I Labour sperano, Corbyn cerca un accordo soft
"La permanenza nel mercato unico dipende dalla membership nell'Ue", ha affermato il leader laburista, insistendo viceversa sulla posizione ufficiale del suo partito favorevole a mantenere "l'accesso al single market" come obiettivo negoziale con Bruxelles. L'auspicio del Labour, nella visione di Jeremy Corbyn, è in sostanza quello di una Brexit soft fondata sulla costruzione di "una relazione speciale con l'Ue" per il dopo. Quanto all'idea di un referendum bis, sostenuta fra gli altri dall'ex premier Tony Blair, in disgrazia nel Labour attuale, Corbyn ha ribadito che "non è la posizione del partito". "Noi non chiediamo un secondo referendum, ma un voto significativo del Parlamento" sul risultato dei negoziati sulla Brexit, ha rimarcato, pur rifiutandosi d'escludere a priori di poter cambiare idea a seconda degli sviluppi del dossier. Una riserva che gli è valsa le critiche immediate di esponenti conservatori del governo di Theresa May, secondo i quali ogni ipotesi anche solo teorica di ripetizione del referendum significherebbe "un tradimento del voto" del 23 giugno 2016: voto presentato allora da entrambi i fronti agli elettori come definitivo.