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Affari Europei
Brexit, big della finanza in fuga da Londra. In fumo 800 milioni di sterline

BREXIT: BIG DELLA FINANZA IN FUGA DA LONDRA. IN FUMO 800 MILIONI DI STERLINE

A causa della Brexit, è iniziato un esodo di circa 800 miliardi di sterline di attività dall’Inghilterra. A causa della Brexit, e della sua ancora poco chiara risoluzione, le società finanziarie hanno intenzione di spostare i propri marchi, fondi e personale oltre la Manica in direzione dell’Europa.

Questo è quanto emerge da un’indagine condotta da Ernst & Young sugli effetti che potrebbe comportare la separazione inglese all’economia europea. La società di consulenza ha dichiarato di aver proposto una stima conservativa poiché, nella realtà, i dati potrebbero essere più elevati visto che alcune delle venti società che hanno annunciato il trasferimento degli asset non ne hanno voluto dichiarare la portata.

Il flusso è iniziato già da metà 2016 quando, tramite il referendum, è stato decretato il distaccamento dell’Inghilterra dal’Unione europea e da quel momento nel Vecchio Continente, sono già stati creati più di 2.000 posti di lavoro. Sul podio delle mete più gettonate ci sono Dublino, optata come scelta da un’azienda su tre, Francoforte e Parigi e, sempre secondo lo stesso report, si stima un flusso finale di lavoratori verso queste capitali di oltre 7.000 persone. Unico dato che potrebbe portare al ribasso questa cifra sarebbe la scelta delle aziende di preferire l’assunzione del personale locale rispetto al sostenimento del costo di trasferimento dei dipendenti.

BREXIT: INGLESI IN FUGA, BOOM DI RICHIESTE DI ALTRI PASSAPORTI UE

In vista della brexit, il numero di cittadini britannici che stanno assumendo la cittadinanza di un altro stato membro dell'Unione Europea è aumentato sostanzialmente. La brexit scatterà a marzo. Lo rivela un sondaggio condotto dalla Dpa, secondo il quale Germania, Irlanda, Spagna e Portogallo hanno visto, negli ultimi tre anni, un notevole aumento delle richieste di passaporto dagli inglesi. Molti britannici sono preoccupati per il loro futuro e per la possibilità di lavorare o viaggiare in Europa, vista anche l'incertezza dei negoziati che Londra sta portando avanti con Bruxelles sui termini della sua partenza e l'impatto economico della Brexit. In Germania, questo ha portato a un record di 7.500 naturalizzazioni da parte di cittadini britannici nel 2017, rispetto a solo 622 nel 2015. Rispetto allo scorso anno, l'Irlanda ha visto un aumento del 22% del numero di richieste di rilascio di passaporti irlandesi da parte dei sudditi di Sua Maestà. Solo per il 2018 sono state ricevute circa 183.000 mila domande. In Spagna, il numero è triplicato nei primi 10 mesi dello scorso anno rispetto al 2015. La cifra è stata tuttavia piuttosto bassa, 166, a causa del requisito che prevede la rinuncia all'attuale passaporto e la residenza nel Paese da almeno 10 anni. Anche il Portogallo ha visto aumentare il numero di richieste di cittadinanza dalla Gran Bretagna nei primi 11 mesi del 2018 a circa 500. Nel 2015, la piccola nazione iberica ne aveva registrate solo 62.

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