Brexit, due terzi degli europei vogliono la linea dura con Londra
Un sondaggio rivela che due terzi dei cittadini europei vogliono una hard Brexit. Ma dopo le elezioni in Uk il governo vira verso un divorzio pacifico
I due terzi degli europei credono che l'Ue dovrebbe adottare la linea dura nei negoziati con la Gran Bretagna sulla Brexit. Lo rivela un sondaggio Chatam House-Kantar pubblicato dal Guardian, effettuato in Gran Bretagna e in altri nove Paesi europei: Belgio, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Austria, Ungheria e Polonia.
I cittadini Ue vogliono la linea dura con Londra
La maggioranza degli intervistati del blocco comunitario si dice favorevole a conservare buone relazioni con Londra, ma non a compromettere i principi fondamentali dell'Unione. Di idea opposta e' solo il 18% dei non britannici, un dato in contrasto con il 49% dei cittadini del Regno Unito intervistati, favorevoli invece alla linea morbida. Il 57% degli intervistati nei novi Paesi europei ritiene che la Brexit abbia indebolito l'Europa, a fronte del 46% dei britannici della stessa idea. Il 70% dei cittadini del Regno Unito e' convinto che i 27 soffriranno dopo l'uscita di Londra.
Governo Uk, Hammond difende un approccio 'soft'
Ma dopo le elezioni quasi perse dai Tory il governo britannico é piú orientato ad una soft Brexit. Il ministro delle Finanze britannico, Philip Hammond, difende un approccio pacifico alla Brexit, cercando di rassicurare il mondo degli affari, che non apprezza la linea dura che il premier Theresa May non rinuncia a portare avanti. "La nostra uscita dall'Unione europeo e' in corso", dice Hammond, secondo il quale occorre "assicurarsi che il cammino sia soft". Il ministro si e' espresso cosi' davanti alla comunita' finanziaria londinese, nella residenza ufficiale del sindaco della City.
L'ambasciatrice Gb, chiuderemo negoziato da amici
Ad Hammond fa eco l'ambasciatrice britannica a Roma Jill Morris: "La Gran Bretagna esce dalla Ue ma non dall'Europa, entriamo in questo difficile negoziato da amici e vogliamo concluderlo nello stesso modo". Intervenendo al forum organizzato da Eunews dal titolo 'Brexit, nel negoziato. Commercio, dogane e logistica tra Ue e Regno Unito", la diplomatica britannica sottolinea che Londra "vuole restare un alleato forte della Ue". Ed e' interesse di Londra che l'Unione si rafforzi, perche' una Ue forte e' nell'interesse della Gran Bretagna".
Quanto all'Italia, con cui Londra ha un legame "solido" e interessi comuni rilevanti, lo scopo e' quello di costruire una relazione "nuova, speciale e profonda". Morris ha aggiunto che e' interesse di Londra cercare di dare certezze al piu' presto alle imprese che operano nel Regno Unito e viceversa alle imprese britanniche che lavorano con il continente. "Il mercato unico e' nostro piu' grande successo e proveremo a conservarlo anche dopo il negoziato". Piu' nebulosa la questione dei dazi doganali, su cui "ci sono diverse opzioni di lavoro: si puo' dar vita a un accordo completamente nuovo o mantenere alcuni aspetti dell'accordo attuale". Qualunque sia l'assetto futuro, Londra fara' "di tutto per mantenere gli attuali benefici per le aziende".