Brexit, gli inglesi saranno i nuovi migranti. Ecco chi li accoglierà e chi no
Dopo la Brexit si apre l'immigrazione interna dei britannici verso gli altri paesi europei. Ecco chi è pronto ad accoglierli e chi no
DOPO LA BREXIT I BRITANNICI NUOVI MIGRANTI EUROPEI
La Brexit potrebbe scatenare presto una nuova crisi dei migranti. Ma questa volta tutta interna all'Unione Europea. Proprio così. Dopo la decisione della Gran Bretagna di lasciare l'Ue, è partita la corsa per molti cittadini britannici verso altri paesi europei. In tantissimi hanno richiesto il passaporto irlandese, altri semplicemente stanno provando a trasferirsi altrove prima che gli effetti della Brexit si facciano sentire sugli spostamenti interni e sulle leggi legate ai cittadini stranieri.
PIU' FACILE L'IRLANDA, DIFFICILE L'IMMIGRAZIONE IN ITALIA, FRANCIA E GERMANIA
Molti paesi, tra cui Belgio, Lussemburgo e Irlanda hanno riportato in questo mese un picco di richieste di cittadinanza da britannici. Alcuni paesi sembrano però più aperti di altri a dare il proprio benvenuto ai britannici. Alcuni infatti sono animati da spirito di rivalsa e vorrebbero che Londra sperimentasse con durezza le conseguenze del proprio voto. I paesi nei quali è più semplice per i britannici cercare "asilo" sono quelli con i quali la vicinanza economica e politica è storicamente più forte: Irlanda in prima fila, ma anche Lussemburgo, Malta e Cipro. Meno semplice ma comunque fattibile lo spostamento verso Belgio, Spagna, Portogallo e Paesi Baltici. Molto più difficile invece che i sudditi di Sua Maestà vengano a cercare rifugio in Italia, Francia o Germania. In Italia la burocrazia e la procedura di richiesta di cittadinanza o asilo sono troppo complesse. Francia e Germania sono invece l'asse più duro nei confronti di Londra dopo Brexit. Danze aperte, si apre la nuova migrazione interna.