Brexit, i negoziatori Ue temono di essere spiati da Londra
I negoziatori europei per la Brexit temono di essere spiati dai servizi segreti britannici
Brexit, negoziatori Ue temono di essere spiati da agenti di Londra
Tra Unione europea e Londra ora ci sono anche timori di spionaggio. I negoziatori europei per la Brexit temono di essere spiati dai servizi segreti britannici a fronte del fatto che il mese scorso Londra ha ottenuto documenti sensibili "nel giro di poche ore" dopo che erano stati presentati a un incontro di funzionari Ue. E' quanto riporta oggi il Daily Telegraph, precisando che la questione è stata sollevata da un alto funzionario del team guidato da Michel Barnier in un incontro tenuto il 13 luglio scorso. Una fonte del governo britannico ha bollato come "folle" tale ipotesi. La notizia è apparsa sul Telegraph nel giorno in cui sono previsti a Bruxelles nuovi colloqui, non di alto livello, sul divorzio tra Londra e l'Ue.
Dubbi sulle regolarizzazione dei cittadini Ue
Il Gruppo direttivo del Parlamento europeo sulla Brexit, in una nota congiunta, esprime "profonda preoccupazione per le notizie secondo cui il ministero dell'Interno del Regno Unito sta valutando di procedere in ordine alfabetico, per la regolarizzazione dello status dei cittadini dell'Ue". "Tale approccio - si legge - sarebbe complicato, arbitrario e potrebbe creare inutili confusioni e incertezze per milioni di cittadini dell'Unione che vivono già in un limbo. Quanti si trovano in fondo all'alfabeto potrebbero non vedere il proprio status confermato prima della fine del 2020 o anche oltre. Questo sarebbe intollerabile e contrario allo spirito delle rassicurazioni ricevute in precedenza".