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Affari Europei
Brexit, il No Deal spaventa l'industria auto: "Sarebbe un terremoto"

Brexit: industria europea auto, no-deal sarebbe un terremoto

L'industria automobilistica europea ha avvertito degli effetti catastrofici di una Brexit senza accordo tra Londra e l'Ue: il no-deal avrebbe un impatto "sismico" sul settore. In una rara dichiarazione congiunta, i capi di 23 associazioni automobilistiche in tutta Europa hanno unito le forze per mettere in guardia contro un'uscita brutale della Gran Bretagna dal blocco comunitario, dove hanno sede le fabbriche dei colossi automobilistici come BMW, Peugeot PSA e la Nissan giapponese.

I timori di Peugeot (e non solo)

"La Brexit non è solo un problema britannico, siamo tutti preoccupati per l'industria automobilistica europea, e anche di più", ha dichiarato Christian Peugeot, capo dell'associazione francese dell'industria automobilistica Ccfa. Con i benefici del mercato unico dell'Ue, le case automobilistiche hanno catene di approvvigionamento che attraversano la Manica, e la Gran Bretagna è la destinazione di circa il 10 percento dei veicoli assemblati nel continente, secondo i dati del settore. "L'uscita del Regno Unito dall'Ue senza un accordo innescherebbe un cambiamento sismico nelle condizioni commerciali, con miliardi di euro di costi che minacciano di influenzare la scelta dei consumatori e l'accessibilità economica su entrambi i lati della Manica",si afferma nella dichiarazione congiunta.    

Conseguenze sulle catene di approvigionamento

Una uscita non ordinata del Regno Unito dall'Ue sarebbe un "duro" colpo per le catene di approvvigionamento. "Le industrie automobilistiche dell'Ue e del Regno Unito necessitano di un commercio senza attriti e sarebbero gravemente danneggiate da ulteriori doveri e oneri amministrativi su parti e veicoli automobilistici", ha affermato Bernhard Mattes, capo della lobby automobilistica tedesca VDA. "Di conseguenza, il Regno Unito e l'Ue dovrebbero prendere tutte le misure necessarie per evitare una Brexit senza accordo", ha aggiunto. Le industrie automobilistiche stanno frenando gli investimenti in Gran Bretagna, che sono calati del 70% (98 milioni di euro) nei primi sei mesi dell'anno, secondo quanto riferito Smmt, la società che raggruppa i produttori e commercianti britannici del settore. La stessa società ha avvertito che ogni minuto di interruzione della produzione costa alle case automobilistiche 54.700 euro.

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