Brexit? Non per i funzionari. Juncker vuole il "Remain" in Commissione
Il presidente della Commissione Europea scrive a dipendenti e funzionari Uk: "Lavorerò per garantire che possiate continuare a esprimere il vostro talento"
JUNCKER VUOLE IL "REMAIN" DEI FUNZIONARI BRITANNICI
L'uscita del Regno Unito dall'Ue non significa soltanto avere uno Stato in meno nell'Unione Europea. Tra due anni, quando il Paese uscirà a titolo definitivo, automaticamente cesseranno le cariche politiche di tutti i cittadini britannici. Questo significa un commissario in meno in commissione e 73 deputati in uscita dal Parlamento Ue. Senza contare tutti i dipendenti dell'esecutivo Ue.
LA LETTERA AI DIPENDENTI DELLA COMMISSIONE
E' proprio a loro che ha pensato Jean-Claude Juncker, il quale ha scritto una lettera ai dipendenti dell'esecutivo comunitario dopo il referendum che ha decretato l'abbandono del Regno Unito dell'Ue. La lettera è rivolta soprattutto ai nazionali britannici impiegati nell'istituzione, complessivamente 1.126, pari al 3,8% del totale. "Secondo il regolamento del personale, voi siete 'ufficiali europei', avete svestito il cappello nazionale fuori della porta quando siete entrati in questa istituzione, una porta che non si chiuderà adesso", si legge nella lettera di Juncker.
UN PROCESSO LUNGO E DOLOROSO
"Lavorerò, assieme ai presidenti delle altre istituzioni, per garantire che possiate continuare a esprimere il vostro talento". Juncker assicura quindi di "essere pronto a fare tutto quanto nei miei poteri per aiutarvi in questo difficile processo". Questo vuol dire che "il nostro regolamento del personale verrà letto e applicato con spirito europeo". Un'uscita, quella di Juncker, che fa capire come la Brexit non significa e non può significare automaticamente la fine dei rapporti, di qualsiasi tipo, tra Gran Bretagna e Ue. In particolare quelli individuali. Il processo sarà lungo, faticoso e soprattutto doloroso.