Brexit, la Gran Bretagna torna al vecchio passaporto blu, addio il rosso
Addio rosso, torniamo al blu. Il governo inglese ha deciso di tornare al vecchio colore con cui erano stampati i passaporti prima dell'ingresso nell'Unione
Piccole soddisfazioni per la Gran Bretagna che dopo la Brexit potrá tornare a stampare i passaporti dei propri cittadini in blue non piú in rosso, il colore uguale per tutti gli Stati europei. La decisione é stata annunciata dal ministro degli esteri Uk durante una conferenza stampa.
Brexit, Londra torna ai passaporti blu
"Lasciare l'Ue ci ha dato l'occasione unica di restaurare la nostra identitá nazionale", ha commentato in un comunicato il segretario di stato per l'immigrazione, Brandon Lewis, specificando che il passaggio ufficiale avverrá in concomitanza con l'uscita di Londra dall'Unione, nel marzo 2019. Per motivi di smaltimento delle scorte e di accordi con le ditte fornitrici, la copertina bordeaux resisterá comunque qualche tempo in piú, fino ad ottobre. Ma in questi sei mesi di transizione sparirá comunque, accanto all'intestazione "Regno Unito", l'odiata dicitura "Unione Europea".
Botta e risposta May-Barnier sulla transizione post Brexit
Botta e risposta tra Michel Barnier, capo negoziatore Ue per la Brexit, e la premier britannica Theresa May. Il rappresentante di Bruxelles ha sottolineato a Londra che il periodo transitorio dovrebbe concludersi per il 31 dicembre 2020, 21 mesi da ora e non i 24 proposti dal governo britannico. Da Downing Street e' arrivata a stretto giro la risposta, mettendo l'accento sulla quella che viene vista come una "posizione negoziale" che potrebbe essere rivista. "La Commissione sta definendo la propria posizione negoziale - ha affermato il portavoce della premier - Questi negoziati cominceranno a breve. Al momento stiamo esaminando circa due anni, 24 mesi. La Commissione ha detto poco piu' di 21 mesi, ma e' una negoziazione". Sul tema della data e' tornata a parlare la May, nel corso di un question time in Parlamento, durante il quale la premier e' stata messa sotto pressione da deputati Tory pro-Brexit sulla data dell'uscita. La leader conservatrice ha rassicurato i colleghi, sottolineando che "usciremo dall'Ue il 29 marzo 2019 alle 11 di sera". Inoltre, ha assicurato che il governo usera' l'emendamento che gli da il potere di cambiare data "solo in circostanze estremamente eccezionali, e sara' per il periodo di tempo piu' breve possibile".