Brexit, Londra corre ai ripari: drastico taglio dei dazi in caso di no deal
In caso di "no deal", la Gran Bretagna intende ridurre drasticamente i dazi e tariffe all'ingresso del Paese. Una misura che potrebbe non bastare
Brexit: Londra annuncia drastico taglio dazi in caso di 'no deal'
In caso di "no deal", la Gran Bretagna intende ridurre drasticamente i dazi e tariffe all'ingresso del Paese. Come ha reso noto il ministro britannico per il Commercio, George Hollingbery, le tariffe d'importazione saranno tagliati fino all'87%. Solo su prodotti agrari saranno posti dazi limitati, in modo da proteggere i produttori nazionali.
Londra prova a correre ai ripari sui dazi
Le nuove norme entreranno in vigore la sera del 29 marzo, se non si riuscira' a varare entro quella data un accordo per l'uscita "regolata" con l'Ue oppure se non passera' il rinvio della Brexit. Il nuovo sistema sui dazi sara' in vigore per 12 mesi, si spiega a Londra, in modo da evitare un improvviso balzo in alto dei prezzi di prodotti provenienti dalla Ue che andrebbe a colpire i consumatori britannici e per garantire la catena di approvvigionamento. Secondo i piani, Londra rinuncera' a controlli di dogana al confine con l'Irlanda.
Brexit: taglio dei dazi non basta, business contro no deal
Il piano del governo britannico in base al quale, nell'ipotesi di una Brexit no deal, Londra si asterra' dall'imporre comunque dazi per 12 mesi su gran parte dei prodotti importati dai Paesi Ue e dal resto del mondo non basta a rassicurare Carolyn Fairbairn, boss di Cbi, la Confindustria del Regno. Sarebbe in ogni caso "il piu' grande cambiamento di politica commerciale dall'800", nota Fairbairn, accusando il governo d'aver definito il piano "senza consultare" le imprese e chiedendo di evitare il no deal e di puntare a un rinvio.
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