Brexit, Londra vuole transizione senza data limite. Theresa May a rischio

Brexit: Gb vuole periodo transitorio senza data limite

Il governo di Theresa May intende contestare il 31 dicembre 2020 come data che pone fine al periodo transitorio dopo l'uscita formale dall'Unione Europea. E' quanto emerge dalla bozza di posizione negoziale britannica sul testo legale del periodo transitorio, pubblicata dai media britannici. "Il Regno Unito ritiene che la durata del periodo (transitorio) dovrebbe essere determinata semplicemente da quanto tempo ci vorra' per preparare e attuare i nuovi processi e i nuovi sistemi che saranno alla base della futura partnership", si legge nel documento. Il governo May sostiene che il periodo transitorio debba durare "circa due anni" e vuole "discutere con l'Ue" le ragioni per cui ha proposto la data del 31 dicembre 2020. A quanto si apprende a Bruxelles, Londra intende comunque ribadire che la transizione deve essere limitata nel tempo.

Theresa May contestata dai tory conservatori: governo a rischio?

Più di 60 deputati conservatori euroscettici della prima ora, hanno inviato una lettera "di ricatto" a Theresa May in cui mettono nero su bianco quello che la Primo ministro deve chiedere nei negoziati sulla Brext se vuole continuare a contare sulla loto fedeltà. Lo scrive l'edizione online del quotidiano Telegraph. I 62 parlamentari dello European Research Group - gruppo pro-Brexit - sollecitano May a difendere innanzitutto una Brexit più dura,e sono delusi dalla richiesta di un periodo di transizione senza data limite. I parlamentari intimano a May di esigere un accordo nel quale il Regno Unito abbia totale autonomia sulle leggi dopo la Brexit. A Londra non dovrà essere inoltre impedito di negoziare e firmare accordi commerciali durante il periodo di transizione. L'inquilina di Downing Street si riunirà domani con i principali ministri per presentare una bozza di accordo sui negoziati con l'Unione europea.