Brexit, verso proroga e nuove elezioni. Londra al voto alle Europee?
Brexit, attese dimissioni di massa nel governo. Theresa May umiliata, possibili nuove elezioni e la richiesta di una proroga. Ma il No Deal non è escluso
Brexit, verso la richiesta di una proroga all'Ue ma il No Deal non può essere escluso
La Brexit eè sempre più nel caos. I deputati a Westminster hanno votato per evitare l'uscita senza accordo ma la premier Theresa May, sconfitta in due votazioni una dopo l'altra, non cede e ostinatamente ripropone il suo piano: ha presentato una mozione che sarà messa al voto oggi la quale prevede che il Regno Unito chieda una proroga di tre mesi dell'uscita, se riuscirà a ottenere dal Parlamento, entro il 20 marzo, l'approvazione dell'accordo siglato con Bruxelles.
Londra potrebbe dover partecipare alle elezioni europee
Di fatto il Parlamento britannico ha escluso di lasciare l'Ue "in qualsiasi momento e circostanza" senza un accordo, approvando una mozione del governo emendata in modo radicale e che di fatto apre la strada a un ormai certo rinvio della Brexit. Resta da capire di quanto. E soprattutto se potrà farlo davvero. Quasi sicuramente domani la Camera dei Comuni acconsentirà ad estendere l'articolo 50 del Trattato di Lisbona, in base al quale sono iniziati i due anni di negoziati tra Londra e Bruxelles e che aveva fissato al 29 marzo la data per la Brexit. Nella mozione del governo al voto May propone che il Regno Unito richieda una proroga di tre mesi, fino al 30 giugno, se entro una settimana, il 20 marzo, il Parlamento sarà riuscito a raggiungere un accordo. Altrimenti, l'esecutivo chiedera' "un'estensione piu' lunga", che costringerà il Paese a partecipare alle prossime elezioni del Parlamento europeo, in calendario tra il 23 e il 26 maggio.
No Deal non escluso, verso nuove elezioni
In realtà, perché ci sia un rinvio del 29 marzo, i Ventisette Paesi dell'Ue dovranno dare all'unanimità la loro approvazione, cosa che, come l'Ue ha avvertito, avverrà solo se Westminster spiegherà perché lo desidera. E lo spettro del 'no deal' non è escluso del tutto. Anzi. Intanto il governo appare sempre più fragile e i Tory sono ai ferri corti, si è dimessa Sarah Newton, ministro aggiunto per le persone con disabilità, la sanità e il lavoro. Probabile che in ogni caso si vada a nuove elezioni nei prossimi mesi.
Commenti