Brexit, Renzi pensa ad una no tax area per le imprese Uk in fuga
Il Consiglio Ue affronta i nodi pratici della Brexit. E Renzi pensa ad una no tax area per attrarre le imprese Uk in fuga da Londra
I paesi europei sono disponibili a tenere conto della difficile situazione del Regno Unito post referendum, ma il tempo che possono concedere al governo inglese per avviare la procedura di uscita dall'Ue non deve pero' comportare rischi per i partner. E' quanto emerge a Bruxelles al termine del vertice dei capi di Stato e di governo Ue che ieri sera a cena ha discusso della situazione dopo il voto sull'uscita del Regno Unito dall'Ue, e che proprio sui tempi che serviranno per l'avvio della procedura si sta interrogando.
Nuovo incontro dei premier Ue a Bratislava a settembre
Il presidente Donald Tusk ha gia' proposto che i capi di Stato e di governo dell'Ue senza quello del Regno Unito, tornino a riunirsi "informalmente" il prossimo 27 settembre a Bratislava, capitale della Slovacchia che da venerdi' sara' presidente di turno Ue per sei mesi. In quella occasione, secondo quanto ha riferito il premier maltese Joseph Muscat, si potra' sciogliere una serie di questioni pratiche. In particolare, fino a quando il Regno Unito fara' parte formalmente dell'Ue, almeno un paio di anni, avra' diritto a un commissario e il dimissionario Jonathan Hill dovra' quindi essere sostituito. Inoltre, era previsto da anni che nel secondo semestre del 2017 la presidenza di turno sarebbe toccata al Regno Unito, che a questo punto diventa un'ipotesi irrealistica.
Salta il semestre di presidenza inglese dell'Unione
La stessa Malta, che avra' questo incarico nel primo semestre potrebbe essere la candidata a gestire la situazione anche nel periodo successivo. Per quanto riguarda le prospettive future dell'Unione a 27 paesi, i leader ne cominceranno a discutere domani, quando ci sara' la prima occasione di incontro nel nuovo formato senza premier britannico.
Renzi prova a sfruttare l'effetto Brexit
A Bruxelles il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha osservato che "paradossalmente lo shock della Brexit potrebbe persino essere un fatto positivo", e "si volta pagina". Sul piano economico, ci sono gli strumenti per intervenire e "se ci saranno emergenze le affronteremo" ma l'Europa comincia a pensare anche alle aziende inglesi che hanno gia' manifestato l'intenzione di lasciare il Regno quando uscira' dall'Unione. In particolare, fonti del governo italiano riferiscono dell'idea, ancora in fase embrionale di progetto, di realizzare un paio "no tax area" per attrarre in Italia le societa' "in fuga". Potrebbero essere a Milano (nell'area in cui si e' svolta l'Expo) e a Napoli (Bagnoli).