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Affari Europei
Brexit, Tajani avverte: "Senza accordo Londra penalizzata, dazi per la City"

Brexit, l'Ue reagisce

Il giorno dopo l'avvio ufficiale dell'iter della Brexit da parte del premier britannico Theresa May iniziano a piovere gli "avvertimenti" dell'Ue al Regno Unito, in previsione di un negoziato che si preannuncia senza esclusione di colpi.

Brexit: Juncker, "è il momento di unirsi, ci rimpiangeranno"

"E' una scelta che un giorno rimpiangeranno": il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, non ha saputo frenare il suo pessimismo per la scelta, sancita ufficialmente, della Gran Bretagna di uscire dall'Ue. Da Malta, nel corso di un forum pubblico (Citizens Dialogue), Juncker ha invitato i Paesi europei a cercare l'unità, nel momento in cui comincia il divorzio di Londra da Bruxelles: "Entro la fine del secolo, su 10 miliardi di persone, solo il 4 per cento sarà europeo. Questo è il momento di unirsi, non quello di tornare indietro ai piccoli gruppi".

Brexit, Tajani: senza accordo Londra penalizzata, dazi per la City

Il Regno Unito dovrà "pagare decine di miliardi di contributi" già previsti al bilancio europeo "anche dopo la Brexit", dovrà "garantire i nostri cittadini residenti nel suo territorio" e "non può pensare di negoziare i rapporti futuri con la Ue prima di un accordo su questi punti". E' quanto ha spiegato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, in un'intervista a Repubblica. "Difficilmente", ha aggiunto, "la City potrà continuare ad operare in Europa senza un buon accordo complessivo". Tajani ha auspicato che i negoziati con il Regno unito "vadano in porto" e che "il Parlamento europeo possa esprimersi sull'accordo a inizio 2019". "È importante che si arrivi ad una intesa chiara che dopo la Brexit consenta di mantenere buoni rapporti tra l'Unione e il Regno Unito, ad esempio su lotta a terrorismo e difesa, ma è chiaro che questo dipende anche dall'atteggiamento della controparte", ha sottolineato. Quello di un'uscita disordinata dall'Ue è "un rischio per tutti, ma penalizzerebbe di più la Gran Bretagna", ha comunque avvertito Tajani. "Se esce senza intesa il Regno Unito sarà trattato come un qualsiasi paese terzo e i nostri rapporti saranno regolati dalle norme del Wto, il che prevede anche i dazi sulle sue merci". "E una volta usciti", ha insistito, "i servizi finanziari britannici per operare nell'Unione dovranno ottenere un permesso da parte della Commissione, un passaporto simile a quello delle società svizzere che non penso possa essere concesso senza un buon accordo complessivo".

Brexit: Merkel boccia proposta May, no a "negoziati paralleli"

Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha respinto la richiesta del premier britannico Theresa May di avviare sin dall'inizio negoziati in parallelo sia per l'uscita di Londra dall'Ue (Brexit) che sui futuri rapporti tra Gran Bretagna e i Ventisette. "Le trattative debbono prima chiarire come saranno sciolti le relazioni interconnesse e solo dopo che questa vicenda sarà affrontata e risolta, potremmo subito se tutto sarà andato bene, iniziare a parlare della nostra futura relazione", ha chiarito Merkel tenendo il punto.

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