Clima, l'Ue: "Nessun taglio delle emissioni aeree fino al 2035"
Il taglio delle emissioni di gas a effetto serra nel settore dell'aviazione civile appare non possibile fino al 2035. Complice la continua di domanda di traffico aereo, la Commissione Europea stima che "i miglioramenti tecnologici futuri non saranno sufficienti a evitare una crescita complessiva delle emissioni nei prossimi venti anni". E' quanto emerge dal primo rapporto dell'esecutivo comunitario sull'impato ambientale dell'aviazione europea, realizzato in collaborazione con Agenzia europea per l'aviazione civile (Easa). Il tutto certamente non va nella direzione indicata dalla Conferenza Internazionale sul Clima di Parigi dello scorso dicembre.
Il documento non lascia spazio a equivoci: da qui in avanti nei cieli d'Europa "le emissioni totali di ognuna delle sostanze inquinanti aumentera'". Sviluppo tecnologico ed efficienza energetica potranno solo contenere l'aumento di emissioni, e questo appare il vero obiettivo delle politiche comunitarie. I dati mostrano un aumento delle emissioni di CO2 prodotte dagli aerei pari al +88% tra il 1990 e il 2005 (da 88 a 156 milioni di tonnellate), mentre tra il 2005 e il 2015 l'aumento e' stato solo del +5%.