Consiglio Ue, sul tavolo solo i migranti. Dimenticati i temi climatici
Anche il nuovo Consiglio Ue sarà dominato dall'emergenza migranti. Passano in secondo piano i temi economici e scompare del tutto la discussione sul clima e l'applicazione degli accordi di Parigi. Eppure si tratterebbe di una tematica attuale nonché urgente, anche per garantire di dare seguito a quanto deciso nella capitale francese prima di Natale.
Non è un caso che sull'argomento ci sia Greenpeace sul piede di guerra. Nei giorni scorsi Greenpeace aveva accusato la Commissione Europea di non rispettare la sua promessa di presentare gli obiettivi climatici dell’Unione Europea in linea con l’accordo sul clima di Parigi. La Commissione Europea ha recentemente presentato una valutazione degli impegni che comporterà per l’Unione Europea l’applicazione del nuovo accordo mondiali sul clima adottato alla COP21 Unfccc 2015 di Parigi.
Ma secondo Greenpeace nel documento "la Commissione ha omesso di raccomandare una revisione del 2030 carbon target dell’Ue alla luce dell’obiettivo di Parigi per limitare l’aumento della temperatura globale di 1,5° C. L’obiettivo dell’Ue di ridurre le emissioni di carbonio del 40% cento (rispetto ai livelli del 1990) si basa sull’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura a 2° C. L’accordo di Parigi richiede alle parti dell’accordo di aggiornare gli obiettivi esistenti per il 2020 e successivamente ogni cinque anni”.
Secondo Greenpeace "la Commissione ha anche rinviato ogni discussione di fissare nuovi obiettivi climatici (oltre il 2030) fino al 2023. Pur riconoscendo la necessità di una maggiore ambizione, la Commissione vuole aspettare fino a ben dopo la pubblicazione del prossimo rapporto delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici nel 2018. Ma il rapporto del panel Onu sui cambiamenti climatici conferma invariabilmente che gli attuali obiettivi dell’Ue sono troppo bassi per scongiurare i peggiori impatti dei cambiamenti climatici". Ma nonostante le proteste di Greenpeace la situazione non è cambiata e il clima è scomparso dal tavolo del Consiglio Ue di giovedì e venerdì.