Commissione Ue, Gentiloni in pole per andare in Europa
CONTE PENSA AL GOVERNO CON UN OCCHIO ALL'UE
Nel risiko di nomine in cui il premier Conte sta cercando di destreggiarsi per formare il nuovo governo c'é anche la casella del commissario europeo che l'Italia avrebbe dovuto indicare a Bruxelles entro il 26 agosto. Già, perché oltre ai dicasteri che andranno a formare l'ossatura dell'esecutivo Conte II, c'é anche la partita europea. E i nomi dei papabili commissari si rincorrono. Una cosa però sembra evidente, ad andare a Bruxelles potrebbe essere un Dem visto che il Partito democratico gode di maggiore fiducia a livello europeo e quindi l'Italia otterrebbe con maggiore facilità un posto di rilievo nell'esecutivo von der Leyen. E ovviamente i 5Stelle reclamerebbero una poltrona di peso a Roma per 'bilanciare' la concessione. Questo anche se Tiziana Beghin, eurodeputata pentastellata, rivendica il diritto di esprimere il commissario italiano.
GENTILONI IN POLE PER BRUXELLES
Veniamo ai nomi. Tra i corridoi di Palazzo Chigi si parla dell'ex premier Paolo Gentiloni, apprezzato a Bruxelles e di grande spessore. Secondo molti infatti nonostante Gentiloni sia tiepido sulla possibilità di dare vita ad un governo PD-M5S accoglierebbe di buon grado un ruolo europeo. Ma in campo c'é anche di Graziano Delrio, anche lui Dem e già ministro delle Infrastrutture, che invece preferirebbe rimanere a Roma. E da Bruxelles potrebbe invece tornare in patria Roberto Gualtieri, oggi presidente della Commissione parlamentare per i Problemi economici e monetari. A lui andrebbe il dicastero dello Sviluppo economico.
POSSIBILI ANCHE DEI TECNICI
Tra i 'tecnici' si annoverano Enzo Moavero Milanesi, attuale ministro degli Affari esteri ma giá scelto dal governo Monti (che lo volle alle Politiche europee). E Paola Severino, ex ministro della Giustizia del governo Monti, ed Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina, vicina a Gentiloni, ma considerata super partes.
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