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Affari Europei
Conti pubblici, Ue pronta a cambiare regole. L'italiano Panetta verso la Bce

CONTI PUBBLICI: UE PRONTA A CAMBIARE LE REGOLE DI BILANCIO

La Commissione Europea ha sottolineato più volte, fin dal 2015, la necessità di rivedere le regole Ue sui bilanci pubblici. Lo ha ricordato la viceportavoce capo dell'esecutivo comunitario Annika Breidthardt, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, rispondendo ad una domanda. Il vicepresidente della Commisione Valdis Dombrovskis, ha detto la Breidthardt, "era all'Ecofin informale di Helsinki. C'è stata una discussione sulle regole di bilancio e sulla loro applicazione". La Commissione, ha continuato, "nell'ambito del suo lavoro sull'approfondimento dell'Unione Economica e Monetaria ha riconosciuto la necessità di rivedere le attuali regole di bilancio, anche nel Rapporto dei cinque presidenti del 2015, nella roadmap del 2017 e in molte altre occasioni". 

CONTI PUBBLICI, UE PRONTA A PUNTARE SUGLI INVESTIMENTI

 L'Ecofin informale, ha proseguito la Breidthardt, "ha fornito l'opportunità di discutere sul funzionamento delle regole. Questa discussione a Helsinki porterà contributi alla revisione dell'applicazione delle regole di bilancio che sarà presentata dalla Commissione entro fine anno. Non sono in grado di anticipare che cosa questa discussione comporterà". Per quanto riguarda il persistente e consistente attivo del conto delle partite correnti della Germania, "per molti anni abbiamo sottolineato la necessità di investimenti e di stimolare l'economia", ha aggiunto. "Il surplus nel conto delle partite correnti della Germania appare regolarmente nei rapporti specifici e nelle raccomandazioni al Paese", ha chiosato la portavoce capo della Commissione Europea Mina Andreeva. 

BCE: PANETTA UNICO CANDIDATO PER SUCCESSIONE COEURE'

Nel frattempo Fabio Panetta, direttore generale della Banca d'Italia, è l'unico candidato per succedere a Benoit Coeuré nel comitato esecutivo della Bce. Lo comunica il presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno. Il mandato di Coeuré scadrà il 31 dicembre. La candidatura di Panetta era largamente attesa. Della candidatura di Panetta si discuterà nel prossimo Eurogruppo del 9 ottobre, a Lussemburgo; l'Ecofin poi produrrà una raccomandazione al Consiglio Europeo. Il voto dell'Ecofin avverrà a maggioranza qualificata rafforzata: occorrerà cioè il voto favorevole del 72% degli Stati membri dell'area euro (almeno 14 su 19), che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'Eurozona. La decisione finale sarà presa dopo aver consultato sia la Bce che il Parlamento Europeo. Oggi l'organo decisionale della banca centrale è formato da Mario Draghi, Luis de Guindos (Spagna), Sabine Lautenschlaeger (Germania), Benoit Coeuré (Francia), Yves Mersch (Lussemburgo) e Philip Lane (Irlanda). Con la successione di Christine Lagarde a Mario Draghi, l'Italia avrebbe perso la rappresentanza nel board; Panetta succederà a Benoit Coeuré, che a sua volta aveva preso il posto di Lorenzo Bini Smaghi nel gennaio 2012.  Romano, classe 1959, Panetta si è laureato con lode in Economia nel 1982 all'università Luiss di Roma, per poi proseguire alla London School of Economics, con un Master of Science in Economics, e successivamente alla London Business School, dove ha conseguito il PhD (dottorato di ricerca) in Economia e Finanza. In Banca d'Italia dal 1985, ha iniziato al Servizio Studi e ha alle spalle una lunga carriera interna. Ha pubblicato diversi volumi e ha ricoperto incarichi in varie istituzioni finanziarie internazionali, dalla Bri al Fondo Monetario Internazionale, dalla Bce all'Ocse. Dal maggio scorso è anche presidente dell'Ivass, l'istituto di vigilanza sulle assicurazioni. 

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