Crisi dei migranti, lo strano asse tra Roma e Berlino
Nella crisi dei migranti il governo Conte trova la sponda del governo Merkel. Il motivo? Va ricercato negli equilibri interni alla cancelleria tedesca
LO STRANO ASSE TRA BERLINO E ROMA
Si é venuta a creare negli ultimi giorni una alleanza inaspettata tra il governo Conte e quello Merkel. Prima la telefonata della Cancelliera al premier italiano con il passo indietro sul mini vertice di domenica sulla crisi dei migranti. Ieri le dichiarazioni del commissario tedesco Oettinger, niente affatto morbido con l'Italia, che in una conferenza stampa ha dichiarato che tutta l'Europa deve aiutare l'Italia (e gli altri Paesi del Mediterraneo) nella crisi dei migranti. Ma perché queste aperture? I motivi vanno ricercati negli equilibri interni al governo teutonico.
IL FLOP DEL VERTICE SUI MIGRANTI DI DOMENICA
Ma facciamo un passo indietro. Inizialmente Merkel aveva indetto un vertice ristretto domenica per trovare una soluzione condivisa agli arrivi dei migranti. Un vertice che avrebbe dovuto anticipare il Consiglio Ue di giovedi. Propose Berlino come location, ma il governo italiano rifiutò e Merkel optò per Bruxelles. La bozza dell'accordo pubblicata dalla stampa internazionale riportava obblighi pesanti per l'Italia: il blocco dei 'movimenti secondari' e l'impegno a riprendere tutti i migranti usciti dal Paese in questi anni. Bozza appoggiata da Macron che però la Cancelliera é stata costretta a rimangiarsi con una telefonata allo stesso Conte visto il niet italiano.
L'APPOGGIO DEL COMMISSARIO OETTINGER
E ieri l'appoggio del Commissario Oettinger, quello che disse che i mercati avrebbero insegnato agli italiani a votare, che ha spiegato come "tutti i paesi dell'Unione europea devono aiutare i vicini del sud sulla gestione dei migranti. La riunione di domenica dovrebbe essere un promemoria sulla via verso l'unita' europea: l'obiettivo é garantire l'unità dei paesi Ue", ha detto. "Credo che tutta l'Europa debba mostrare solidarietà verso coloro che sono più colpiti, i greci, Malta, Cipro, Bulgaria, Italia e Spagna, per alleviare i loro sforzi e a onorare una parte dei loro costi e dei loro sforzi", ha concluso.
LE TURBOLENZE INTERNE ALLA COALIZIONE DI GOVERNO
Insomma, aperture di tutto rispetto che potrebbero stupire. Ma le motivazioni vanno ricercate nel precario equilibrio su cui si basa il governo Merkel. Da un lato infatti c'é la Cdu, saldamente in mano alla cancelliera, dall'altro la Csu bavarese che invece sui migranti é pronta a dare battaglia. Il ministro dell'interno, Horst Seehofer, ha messo Merkel alle strette affermando che o trova il modo di fermare l'afflusso di migranti, oppure chiuderà le frontiere.
MACRON DIFFICILE DA CONVINCERE
Ecco il motivo di tanta 'gentilezza' verso l'Italia. Berlino ha la necessitá di convincere Roma a impedire ai migranti che sbarcano sulle sue coste di risalire la penisola per andare in Germania (o in Austria, altro Paese sul piede di guerra). Berlino sta cercando di capire su quali fronti spingere per convincere il governo Conte. A mettergli i bastoni tra le ruote é Parigi che, nonostante abbia incassato il sostegno di Berlino sulla riforma dell'Eurozona (cara a Macron), non riesce a mandar giú le politiche di Salvini.