Cristiani perseguitati, Fontana: “L'Ue annega nel silenzio le responsabilitá"
Fontana chiede una presa di posizione dell'Europa in difesa dei cristiani perseguitati dopo la diffusione del rapporto Open Doors
“Un’Europa che si vergogna di pronunciare le parole 'cristiani perseguitati' per non urtare la suscettibilità di un certo Islam è un’Europa che annega nel silenzio e nella censura buonista le proprie responsabilità”. Lo dice l’europarlamentare e vicesegretario federale della Lega Lorenzo Fontana commentando i dati del report 2018 di “Open Doors”.
A seguito della diffusione dei nuovi dati, Fontana ha presentato un'altra interrogazione sul tema, dopo quella presentata l’anno scorso a cui rispose la vicepresidente della Commissione Federica Mogherini.
“Nella risposta della vicepresidente Mogherini si parla genericamente di ‘sostegno alla libertà di religione’ e mai si cita la religione più minacciata al mondo, appunto il cristianesimo. In un anno i cristiani uccisi sono più che raddoppiati, l’Islam continua ad essere la prima minaccia e i cristiani perseguitati continuano ad essere 215milioni, il segno del fallimento totale delle azioni messe in campo e sbandierate dall’Ue (il cosiddetto ‘strumento europeo per la democrazia e i diritti umani EIDHR’ e ‘la nuova posizione di inviato speciale per la promozione della libertà di religione o di credo all’esterno dell’UE’)”.
“Un’Europa che ammette le Corti Islamiche, che si vergogna del Crocefisso e delle feste cristiane, che in nome degli interessi economici è disposta a chiudere un occhio nei confronti di Paesi nelle ‘liste nere’ della persecuzione contro i cristiani e che ha paura di rivendicare la propria identità cattolica è un’Europa che porta i segni di colpe originarie”.