A- A+
Affari Europei
D'Alema, imboscata di Renzi a Bruxelles

 

A Bruxelles, lontano dai riflettori italiani, si sta per consumare la resa dei conti tra Massimo D'Alema e Matteo Renzi. Il 28 del mese infatti le fondazioni che animano la Fondazione europea per gli studi progressisti (Feps) si riuniranno per rinnovare i vertici. E nel mirino delle trame renziane sembra esserci l'attuale presidente, proprio quel Massimo D'Alema che é stato l'animatore della scissione che ha strappato la costola sinistra del Partito democratico.

Traballa la poltrona di D'Alema

Da sette anni a guida del Feps, D'Alema é sempre stato motlo fiero di essere il presidente di uno dei piú importanti think tank del Pianeta, la fucina di idee dietro il Partito socialista europeo. E per il Lider Maximo essere defenestrato da quella che considera la casa che ha contribuito a fare crescere é davvero un affronto senza precedenti.

Si spacca la famiglia dei socialisti europei

A sfidarlo per la guida del Feps ci sarebbe Maria Joao Rodrigues, portoghese e vicepresidente del gruppo S&D, la famiglia al Parlamento europeo che racchiude le forze progressiste e di cui Gianni Pittella, l'uomo forte di Renzi a Strasburgo, é il presidente. Dietro alla Rodrigues un folto numero di Fondazioni europee che vorrebbero vedere presto la fine del settennato di D'Alema. I bene informati dicono che l'ex premier non abbia alcuna intenzione di fare un passo indietro e che giá da qualche mese si prepari alla resa dei conti.

Rottura tra D'Alema e il Pse dai tempi del referendum costituzionale

Ma in ambito Pse D'Alema non gode piú dell'appoggio di un tempo. Esemplare é stato lo scambio di accuse tra lui e il segretario del Pse, il bulgaro Serjei Stanishev, durante la campagna referendaria dello scorso autunno. Il segretario del Partito socialista europeo ha dato il suo appoggio alla riforma targata Renzi e il segretario di Italianieuropei (fondazione che fa parte di Feps) gli ha detto in malo modo di farsi gli affari suoi e di non intervenire nel dibattito interno dell'Italia.

Sette Fondazioni contro D'Alema

Ma c'é di piú. Sette delle piú importanti Fondazioni europee che confluiscono in Feps hanno inviato una lettera per chiedere il passo indietro di D'Alema, accusandolo di aver contribuito alla faida interna al Partito democratico che ha portato alla scissione. Certo, per D'Alema la colpa é stata di Renzi, ma nella famiglia socialista l'ordine di scuderia é unire le forze, non dividerle.

Tags:
massimo d'alemamatteo renzi





in evidenza
Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

Annalisa fa doppietta

Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair


in vetrina
Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano. Ma lei smentisce

Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano. Ma lei smentisce


motori
Renault 5 E-Tech Electric in tour a Parigi per svelarsi al grande pubblico

Renault 5 E-Tech Electric in tour a Parigi per svelarsi al grande pubblico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.