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Affari Europei
Dall'Ue via libera alle monete dei 5Stelle
La sindaca Virginia Raggi

 

Si chiamano monete complementari e sono quelle banconote che presto si potrebbero vedere in giro per Roma e Torino. Si tratta di valute volute dalle sindache 5Stelle che dovrebbero affiancare l'odiato euro. Senza peró sostituirlo, avvertono da Bruxelles. A Roma potrebbe dunque tornare il sesterzio, mentre a Torino, un po' piú riluttante sul progetto, potrebbero circolare i Torino-coin.

Nei comuni 5Stelle arrivano le monete complementari

Il sesterzio e altre monete complementari che potrebbero essere introdotte nei comuni a guida Movimento 5 Stelle non sono una valuta legale, ma una sorta di sistema di voucher, che in quanto tale non viola la legislazione europea. Questo, in sostanza, e' il giudizio espresso da un portavoce della Commissione interrogato dall'AGI sulla possibilita' che alcuni comuni italiani introducano monete locali complementari come il Sesterzio o la Torino-coin.

L'annuncio dell'amministrazione capitolina

"Stiamo studiando, all’interno del progetto Fabbrica Roma, l’introduzione di una moneta complementare per favorire le economie locali attraverso lo scambio di servizi tra aziende ma anche creando un mercato parallelo di prodotti anche per l’utenza sul territorio", ha spiegato l’assessore al Bilancio di Roma Andrea Mazzillo. "Sostanzialmente non utilizzo la moneta, l’euro, ma una moneta che non è neanche elettronica ma alternativa e che può essere chiamata in tanti modi: in Sardegna c’è il Sardex, oppure il Tibex nel Lazio. L’idea è costruire un circuito parallelo che possa favorire l’economia".

Via libera dell'Ue: purché non ci sia obbligo legale

"Siamo consapevoli delle notizie su alcuni comuni italiani che stanno esplorando la possibilita' di introdurre iniziative monetaria in stile voucher", ha detto il portavoce della Commissione. "L'articolo 128 del Trattato sul funzionamento dell'Ue specifica che le banconote dell'euro emesse dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali devono essere le uniche banconote a avere lo status di valuta legale all'interno dell'Unione. Non ci si sono eccezioni a questa regola", ha spiegato il portavoce. Tuttavia, secondo la Commissione, "fino a quando non c'e' obbligo legale di pagare, o accettare pagamenti in questi sistemi stile voucher o carta", le monete locali "non possono essere considerate come valuta legale e quindi non violano l'articolo 128" del Trattato.

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monete complementarimoneta torino coin








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