Danimarca, nuova legge per l'integrazione forzata dei migranti
Nuova legge restrittiva in materia di migranti da parte della Danimarca. Vota a favore anche la sinistra
Danimarca, stretta sui migranti
Lezioni obbligatorie di valori danesi, stop a viaggi nei paesi di origine, punizioni più severe per i reati, più polizia. Sono i punti fondamentali della nuova legge in materia di immigrazione decisa dalla Danimarca. Una legge proposta e approvata dal governo di centro destra di Lars Lokke Rasmussen ma per la quale ha votato a favore anche la minoranza di centrosinistra che spera così di recuperare qualche voto in vista delle prossime elezioni.
Copenaghen forza l'integrazione
La legge, spiega il Giornale, sarà applicata su 25 aree urbane ad alta presenza di migranti, definite zone "ghetto". Si è infatti sentito spesso parlare di alcune aree vicine a Copenaghen dove la presenza di extracomunitari troppo alta ha cambiato le abitudini di vita della tranquilla Danimarca, arrivando addirittura ad alcuni sobborghi dove viene applicata la shar'ia. Ora la Danimarca ha deciso di forzare l'integrazione, visto che appariva troppo difficile da realizzarsi da sola.
I punti della legge sull'integrazione
Tra i punti della legge ecco allora 25 ore settimanali obbligatorie per i bambini di lingua e valori danesi, 4 anni di carcere per chi obbliga i figli ai viaggi rieducativi nel paese natale. Non solo: le autorità potranno duplicare le pene per i reati commessi nelle aree "ghetto" e le forze dell'ordine locali potranno monitorare e sorvegliare le zone con maggiore dispiegamento di forze.