Elezioni 2018, l'Europa non ha paura del M5s. Il vero incubo è Salvini
Elezioni 2018, la vera paura dell'Ue di Juncker non è il M5s ma Salvini premier
ELEZIONI 2018, L'UE: "JUNCKER SEGUE LA SITUAZIONE ATTENTAMENTE, FIDUCIA IN MATTARELLA"
Il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker "segue attentamente gli avvenimenti in Italia. L'Ue è un'unione di democrazie e ne siamo orgogliosi: il popolo italiano ha espresso liberamente la sua opinione e ribadiamo la nostra fiducia nella capacità del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di mettere insieme i partiti e formare un governo stabile. A quanto ci risulta, il prossimo passaggio nella procedura prevista della Costituzione sarà l'elezione dei presidenti delle due Camere, nel corso di questo mese". Queste, attraverso le parole del portavoce capo della Commissione Europea Margaritis Schinas, a Bruxelles, sono le sole dichiarazioni ufficiali delle alte sfere dell'Ue sulle elezioni italiane.
ELEZIONI 2018, JUNCKER NON HA PAURA DEL M5S
Ma in realtà Juncker, e le istituzioni di Bruxelles, qualche preferenza ce l'avrebbero sull'evolversi del post voto italiano. Il sogno proibito delle larghe intese tra Berlusconi e Renzi è, come noto, naufragato. Ma Bruxelles non è così disperata dall'esito del voto come in molti potrebbero pensare. E' vero che i trionfatori delle elezioni sono due partiti considerati "populisti", "antisistema" e critici rispetto all'Ue. Ma tra i due, secondo l'Ue, ci sono delle differenze.
ELEZIONI 2018, LA VERA PAURA DELL'UE E' SALVINI
Nei corridoi dell'Ue, infatti, le preferenze tra M5s e Lega paiono ricadere sui primi. Quantomeno tra le poltrone comunitarie. Il Movimento 5 Stelle viene infatti considerato più assimilabile e più all'interno dei sentieri dialettici tra uno Stato membro e l'Ue. Diverso il discorso sulla Lega, con le amicizie "pericolose" di Salvini con Marine Le Pen e Vladimir Putin ma anche gli apprezzamenti per Viktor Orbàn. Insomma, sembra proprio che Juncker e i maggiorenti Ue siano più spaventati da un ipotetico governo guidato da Salvini che non uno guidato da Di Maio.