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Affari Europei
Elezioni Corsica, trionfano i nazionalisti. Grana autonomista per Macron

Elezioni Corsica: nazionalisti trionfano e chiedono "maggiore autonomia"

Nel ballottaggio per le elezioni territoriali in Corsica trionfo della coalizione nazionalista, che ora rilancia le sue ambizioni di una maggiore autonomia dalla Francia. Una vittoria attesa alla vigilia ma di dimensioni che il capolista Gilles Simeoni ha definito "straordinarie" con "Pe' a Corsica" che ha ottenuto il 56,9%, dopo il trionfo al primo turno con il 45,36%, nel voto per il rinnovo dell'Assemblea unica. Il che in termini di seggi è lo storico risultato di 42 su 63.

Elezioni Corsica, risultato storico per gli autonomisti

Al sindaco di Bastia, Gilles Simeoni, e all'ex combattente indipendentista Guy Talamoni (presidente dell'Assemblea), alleati al governo dal 2015, sono andati al secondo turno anche i voti dell'indipendentista 'U Rinnovu', noto come il partito dei 'duri'. Enormemente attardate le altre liste in corsa: la destra regionalista di Jean-Martin Mondoloni (16,55%) i Republicains di Valerie Bozzi (13,3%) e i macronisti de La Republique en Marche di Jean-Charles Orsucci (13,3%).

Le richieste dei nazionalisti della Corsica 

Di staccarsi dalla Francia non si parla più da tempo, ma non manca chi teme la prospettiva di una nuova Catalogna. La prospettiva del trionfo della coalizione 'Pe' a Corsica' è comunque ambiziosa e articolata fin dalla campagna elettorale su tre rivendicazioni: amnistia per i cosiddetti "prigionieri politici", lingua corsa con pari diritti del francese e varo dello status di residente corso, per far fronte all'invasione immobiliare sull'isola, stando a quanto proclamato durante i comizi. Dallo scrutinio di oggi nasce la nuova collettività territoriale unica - 63 consiglieri con mandato di 3 anni e mezzo, fino al 2021 - che prenderà il posto dei due consigli dipartimentali esistenti e della Regione.

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