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Affari Europei
Elezioni europee, Kurz dimentica Salvini e bastona l'Italia: "Più rigore"

UE: KURZ, 'RIGORE SU DEBITO PER EVITARE CHE ITALIA DIVENTI SECONDA GRECIA'

"Ci libereremo dalla crisi solo se esisteranno sanzioni chiare verso i membri che creano indebitamento. Tutti dobbiamo lavorare per ridurre il nostro rapporto deficit/Pil e rispettare le regole del Patto di stabilità". E' quanto ha detto a "La Stampa" il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, sottolineando che regole ferree aiuteranno ad "impedire che l' Italia, ad esempio, finisca per diventare una seconda Grecia attraverso una politica del debito irresponsabile. Questo aspetto deve essere disciplinato in un nuovo trattato Ue". Secondo Kurtz questa è l'unica strada per garantire che l'unione monetaria "abbia successo e stabilità a lungo termine". Nell'intervista alla Stampa il cancelliere austriaco spiega che le prossime elezioni europee sono l'occasione per mandare in soffitta il Trattato di Lisbona e aggiornare le regole dell'Unione. "Il trattato di Lisbona è stato negoziato nel 2007 ed è entrato in vigore nel 2009 - ha detto - Nel frattempo, le condizioni economiche di fondo sono cambiate, il contratto esistente non è in grado di coprire le nuove sfide". E l'Unione si trova ad affrontare molteplici crisi: "Del debito, dell'euro, quella dei migranti e quella climatica, poi c'è stato il caos legato alla Brexit e all'uscita del Regno Unito e di Gibilterra" dal patto comune. "Per togliersi dall'indolenza e rendere l' Europa migliore - conclude- dobbiamo creare ordine".

Per Kurz infatti al momento "ci sono troppe poche sanzioni nella Ue, ad esempio contro chi sfora le regole del debito" mentre per Vienna - che ha raggiunto per la prima volta in 60 anni il pareggio di bilancio ed ha annunciato, di conseguenza, il taglio delle tasse per 6,5 miliardi di euro - la via dell'estremo rigore nei conti è essenziale come il raggiungimento di un nuovo Trattato. È l' unica strada, secondo lui, per garantire che l' unione monetaria "abbia successo e stabilità a lungo termine". Solo così, ribadisce ancora nell'intervista, "potremo evitare che l'Italia metta in pericolo l'intera zona euro". 

MIGRANTI: KURZ, 'AIUTARE ITALIA MA SANZIONI PER CHI LASCIA ENTRARE CLANDESTINI'

Disciplina, anche sui migranti. A chiederla è il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, in un'intervista a 'La Stampa'. "Ci sono troppe poche sanzioni nella Ue, ad esempio contro chi sfora le regole del debito o lascia passare i migranti irregolari da uno Stato all' altro", afferma. La disponibilità ad aiutare Roma a chiudere le frontiere c'è, ma con un avvertimento: "Chi parte illegalmente non deve poter arrivare nell'Europa centrale, ma deve essere soccorso, fermato e rimandato alle frontiere esterne". Il compito della Ue post 26 maggio, se vinceranno i popolari e la sua riforma per mandare in pensione il Trattato di Lisbona e scriverne uno nuovo, sarà quello di "aiutare i Paesi che si trovano ai confini dell'Unione, come Italia o Grecia".  Tuttavia, aggiunge Kurz, a Mauthausen per le celebrazioni del 5 maggio, il giorno della liberazione del campo di sterminio austriaco e del ricordo delle vittime del nazionalsocialismo, "se gli Stati membri continuano a lasciar entrare immigrati clandestini verso l' Europa centrale e non rispettano i loro obblighi, sono necessarie sanzioni chiare". Zero tolleranza, poi, per chi non registra i migranti irregolari, si legge ancora. Questa severità nonostante il fatto che il numero degli arrivi sia "diminuito del 95% dal 2015 e che il Consiglio europeo dello scorso giugno abbia concordato una modifica della politica migratoria". La ricetta di Kurz prevede una migliore cooperazione con gli Stati nordafricani, per mettere fine alle morti in mare e distruggere a lungo termine il business dei trafficanti: "Allo stesso tempo - continua - dobbiamo fornire assistenza in loco e migliorare i programmi di integrazione in Europa, per portare qui i più deboli tra i deboli, che provengono dalle zone di guerra". 

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