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Affari Europei
Elezioni europee, pronta una lista francese di ispirazione musulmana

Europee: pronta lista francese di ispirazione musulmana 

Una lista francese di ispirazione musulmana partecipera' alle elezioni europee del 26 maggio prossimo. Il suo nome e' "Unione per un'Europa al servizio dei popoli", e a guidarla sarà Nagib Azergui, il presidente dell'Umdf, l'Unione Democratica dei Musulmani Francesi, di cui la lista è un'emanazione. Questa sara' la trentaquattresima formazione francese a correre per l' Europarlamento. Un fatto che Michel Houellebecq, autore del best seller "Sottomissione" leggerebbe come un avveramento della sua profezia.

La procedura di ammissione della lista di ispirazione musulmana

Come spiega il sito di "Franceinfo", in un primo tempo la lista non era stata ammessa all'elezione perché alcuni documenti presentati dai rappresentanti "non erano conformi" alle regole previste. In particolare, ha precisato il capolista, mancavano delle menzioni manoscritte da alcuni candidati. La lista ha presentato dunque una richiesta di ammissione ritardata al ministero dell'Interno; questo, come prevede la legge francese, si e' rivolto al Consiglio di Stato che, il 6 maggio, ha concesso una deroga di 48 ore per completare i documenti mancanti. La lista, quindi, è stata ammessa il 9 maggio. 

Europee: Le Pen, se Macron perde dovrà lasciare presidenza

La presidente del Rassemblement National, Marine Le Pen, ha detto che se il partito di Emmanuel Macron "perdera' le elezioni" europee, il presidente "se ne dovra' andare". Intervistata da LCI, Le Pen ha deplorato che il capo dello Stato stia sostenendo in modo esplicito la lista della maggioranza Renaissance/La République En Marche guidata dalla capolista Nathalie Loiseau e candidata al voto del 26 maggio. "Il presidente della Repubblica (...) e' oggi un capo di partito e anche un direttore di campagna". In questo contesto, ha aggiunto, "bisogna essere coerenti, se metti tutto il tuo peso sulla bilancia come presidente della Repubblica, se trasformi questa elezione in un referendum, allora poi devi avere l'onore e la dignita' di fare come ha fatto il generale De Gaulle, vale a dire andare via se perdi il referendum". Per lei, lo scrutinio del 26 maggio "diventa dunque un referendum pro o contro Emmanuel Macron". "Lo accetto, ma in queste condizioni, dovra' fare come il generale De Gaulle: se perde questa elezione, allora se ne dovra' andare", ha ribadito la leader del Rassemblement National.

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