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Affari Europei
Elezioni europee, Putin spettatore interessato. Ma a Est torna la tensione
Putin (foto Lapresse)

Elezioni europee, Putin sfida Trump ma la tensione a Est torna alta

Le elezioni europee della prossima primavera sono seguite con molto interesse anche a Est, in particolare dalla Russia. Non solo Donald Trump, anche Vladimir Putin è profondamente coinvolto nel processo elettorale che porterà al nuovo rapporto di forze all'interno dell'Unione europea. Mentre Trump mira a dare l'ultima spallata all'asse franco-tedesco di Macron e Merkel che aveva allo studio la creazione di un esercito unico europeo, Putin come sempre mette in pratica il principio di divide et impera, con la speranza che l'Ue abbia il suo ventre molle a Est. Molle ma non troppo, perché un'Ue troppo debole potrebbe essere terra di conquista stelle e strisce.

Il problema è che il disgelo tra Russia ed Europa sembra già finito. La nuova crisi con l'Ucraina riaccende la miccia sulle tensioni tra Russia e Stati dell'Unione europea. In particolare quelli del Nord Est, da sempre molto attenti alle manovre del Cremlino. E ora l'Europa, in primis la Germania,  reagisce sia a livello diplomatico sia a livello militare, serrando le fila dei suoi eserciti. 

Ue: altri 500 mln a Ucraina, "solidarietà contro l'aggressione di Mosca"

La Commissione europea ha innanzitutto approvato un nuovo finanziamento di 500 milioni di euro all'Ucraina nell'ambito del nuovo programma di assistenza macrofinanziaria. Con questa erogazione, l'assistenza macrofinanziaria totale estesa all'Ucraina dall'UE a partire dal 2014 raggiungera' i 3,3 miliardi di euro, il principale finanziamento diretto tra tutti i paesi extra UE. "Il programma si legge in una nota - aiuta l'Ucraina a coprire le sue esigenze di finanziamento e sostiene l'attuazione di un ampio programma di riforme strutturali". Nell'ambito del nuovo programma di assistenza approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel luglio 2018, sara' disponibile per l'Ucraina fino a un miliardo di euro. Secondo Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione responsabile per l'euro l'Unione europea "ha dimostrato un costante sostegno politico e finanziario all'Ucraina. L'esborso arriva in un momento cruciale in cui l'Ucraina e il suo popolo affrontano una nuova aggressione dalla Russia e hanno bisogno della solidarieta' dei partner internazionali. Questo comportamento aggressivo non e' accettabile nell'Europa di oggi". Pierre Moscovici, commissario responsabile per gli affari economici e finanziari, ha aggiunto che "l'Ucraina ha rispettato gli impegni politici concordati con l'UE per il rilascio del primo pagamento nell'ambito del programma di assistenza macrofinanziaria, un aspetto importante e incoraggiante che segnala che l'Ucraina continua a realizzare riforme nonostante l'attuale contesto di sicurezza e il prossimo ciclo elettorale". 

Le manovre militare sul fronte orientale

Ma le manovre sono anche a livello militare. A partire dal 2019, le navi da guerra straniere che vorranno transitare lungo la rotta del Mare del Nord dovranno prima informare le autorita' russe. Lo ha reso noto Mikhail Mizintsev, responsabile del Centro nazionale russo per la gestione della difesa al ministero russo. "Per eliminare il vuoto giuridico in termini di utilizzo della rotta del Mare del Nord, e' stato organizzato un lavoro interdipartimentale per migliorare la legislazione russa, che comportera' la notifica della natura della navigazione alle navi da guerra straniere. I lavori saranno completati all'inizio della navigazione (quando la via d'acqua diventa transitabile) nel 2019", ha spiegato Mizintsev. La rotta del Mare del Nord scorre lungo la costa settentrionale russa: l'intera rotta si trova in acque artiche, all'interno della Zona economica esclusiva russa, e alcune tratte sono libere dal ghiaccio per soli due mesi all'anno. La parte tra Capo Nord e lo stretto di Bering viene chiamata Passaggio a Nord-est mentre il lato canadese e' il Passaggio a Nord-ovest. Fino a poco tempo fa il passaggio a Nord-est era considerato una rotta molto pericolosa per via della presenza degli iceberg e non veniva compreso nelle rotte commerciali fra la Cina e l'Europa: negli ultimi decenni pero' l'innalzamento della temperatura (aumento globale, ma ancora piu' accentuato al Polo Nord) ha reso appetibile alla navigazione commerciale, in alcuni mesi dell'anno, anche questa rotta per le navi che transitano fra Cina ed Europa. E il traffico commerciale lungo la rotta e' aumentato enormemente. Nel giugno 2015, la Russia ha annunciato piani di sviluppo per la rotta del Mare del Nord che realizzera' nel quindicennio 2015-2030. Nel frattempo l'esercito tedesco si rafforza ulteriormente e potra' contare in futuro su 5000 unita' in piu' rispetto a quanto previsto finora, arrivando a 203 mila soldati. Lo ha annunciato il ministero della Difesa, guidato da Ursula von der Leyen. Alla base della decisione sul personale, l'aumento degli obblighi internazionali, nei confronti della Nato e dell'Ue, è stato spiegato. Ma un ruolo potrebbe averlo avuto anche il crescente timore di possibili minacce da Est. Finora era gia' stato previsto un rafforzamento: entro il 2024, il Bundeswher sarebbe dovuto passare da 180 mila a 198 mila soldati. Il piano attuale stabilisce che vi siano invece altri 5000 soldati, fra i quali 1000 riservisti.

Russia, avvertimento all'Europa:  "Se Usa fuori Inf conseguenze pericolose per l'Ue"

Non solo. Negli scorsi giorni sono arrivati aperti avvertimenti da Mosca all'Ue. I piani degli Stati Uniti di ritirarsi dal Trattato sull'eliminazione dei missili a medio e corto raggio (Inf) porteranno a conseguenze pericolose per la sicurezza europea e la stabilita' strategica a livello internazionale. L'avvertimento e' arrivato dal capo di Stato maggiore russo, Valery Gherasimov. "Consideriamo molto pericoloso questo passo, che puo' influenzare negativamente non solo la sicurezza europea, ma anche la stabilita' strategica in generale", ha detto in un incontro con gli attache' militari stranieri a Mosca. Gherasimov ha poi ribadito un avvertimento gia' lanciato a ottobre dal presidente Vladimir Putin: i Paesi che ospitano i sistemi missilistici statunitensi diventeranno "obiettivi" militari per la Russia se gli Stati Uniti si ritireranno dall'Inf. Il capo di Stato maggiore ha poi annunciato che se Washington fara' saltare il Trattato, la Russia "non lascera' tale decisione senza risposta" (AGI). Ruy/Zec 051141 DIC 18 NNNN

 

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