Elezioni Russia, Putin-Xi Jinping sempre più uniti: Europa e Usa tremano

Elezioni Russia, Europa e Stati Uniti spaventati dal nuovo asse Putin-Xi Jinping

A Est sta emergendo un colosso. Russia e Cina fanno sempre più paura a Europa e Stati Uniti. A stretto giro di posta è arrivata l'abolizione del vincolo dei due mandati per il presidente cinese e la rielezione con percentuali "bulgare" per Vladimir Putin. La stabilità di due paesi immensi e potenti come Russia e Cina non può che spaventare l'Occidente, sempre più impelagato in divisioni e lacerazioni interne. La stabilità invece di quelli che alcuni in Europa chiamano "regimi" porta forza a Russia e Cina, dove al di là delle critiche le due "figure forti" di Putin e Xi Jinping sono viste di buon occhio dai cittadini. E tra Pechino e Mosca l'asse si sta rinsaldando in maniera pericolosa, per un'Europa che improvvisamente appare più piccola.

Elezioni Russia, tra Putin e Xi Jinping i rapporti a livello migliore di sempre

Il presidente cinese, Xi Jinping, rieletto all'unanimità sabato scorso al vertice della Repubblica Popolare Cinese dall'Assemblea Nazionale del Popolo, ha inviato un messaggio di congratulazioni al presidente russo, Vladimir Putin, dopo il trionfo elettorale. Nel messaggio, Xi ha espresso fiducia nel fatto che la Russia sarà in grado di "creare nuove glorie nello sviluppo nazionale", secondo quanto riporta l'agenzia Xinhua. La partnership strategica complessiva tra Cina e Russia, ha poi aggiunto Xi, "è al livello migliore nella Storia" e costituisce un "esempio per costruire un nuovo tipo di relazioni internazionali". Putin è stato il primo capo di Stato a inviare un messaggio a Xi Jinping, sabato scorso, poco dopo che il neo-eletto presidente cinese aveva prestato giuramento sulla Costituzione - dove è incluso il suo nome e il suo contributo ideologico - dando il via al suo secondo quinquennio come presidente cinese, carica che oggi non è più soggetta al limite del doppio mandato, dopo gli ultimi emendamenti alla Costituzione cinese approvati l'11 marzo scorso. Sabato scorso, nel messaggio a Xi, Putin aveva dichiarato che sarebbe stato "molto felice" di avere nuovi incontro con lui, in futuro. 

Elezioni Russia, Putin e Xi Jinping danno il via alla "Via della Seta dei Poli"

La Russia ha come obiettivo quello di sviluppare la rotta artica come "via dei trasporti globale realmente competitiva", come ha dichiarato Vladimir Putin nel suo intervento di fronte all'Assemblea della Federazione a inizio mese. Il progetto strategico di Mosca, che riduce di un terzo i tempi del percorso delle merci dall'Asia all'Europa rispetto alla rotta che passa dal Canale di Suez, è condiviso con Pechino, come sottolinea un articolo di Foreign Policy ricordando che la Cina ha investito 12 miliardi di dollari per lo sviluppo del giacimento di gas della Penisola dello Yamal. "Dopo la Crimea, tutto è cambiato e sembra che ora la Russia voglia trasformare questa rotta nel suo corridoio per le esportazioni e un progetto su cui costruire cooperazione con la Cina", ha commentato Tuomas Kiiski, esperto di navigazione arica all'Università di Turku. La Cina, a conferma, ha inserito la rotta Polare, nota anche come via della seta polare, nel suo progetto strategico di sviluppo di nuove arterie.

Il numero delle navi cargo che percorrono la rotta è in continuo aumento e lo scorso anno ha raggiunto il record con 9,7 milioni di tonnellate di merci in transito, come illustrano i dati del ministero dei trasporti russo (solo 194.364 tonnellate hanno tuttavia percorso l'intera rotta, il resto di sono fermate lungo la strada, destinate in larga misura ai progetti di sviluppo di infrastrutture energetiche). Lo scorso anno, il gas estratto dallo Yamal è stato trasportato per la prima volta in Asia lungo parte di questo percorso. Mosca ha messo in conto investimenti per decine di miliardi entro il 2030 per sviluppare navi, cantieri navali e porti lungo la via artica. Ancora le compagnie di navigazione esitano a percorrere la rotta artica, per via dei rischi ancora presenti e delle dimensioni ridotte dei cargo che possono passare. "Non abbiamo una previsione precisa per quando la rotta settentrionale sarà una alternativa sostenibile a quella tradizionale attraverso il canale di Suez", testimonia Mikkel Elbek Linnet, portavoce della maggiore compagnia di navigazione al mondo, la AP Moller-Maersk. Ma intanto Mosca e Pechino investono. E gli Stati Uniti - con la poltrona di inviato per l'Artico vuota- stanno a guardare.