Germania da alleato a nemico pubblico.Le diverse idee dei candidati all'Eliseo
Il tema dei rapporti con la Germania domina il dibattito in vista delle elezioni per l'Eliseo. Da Le Pen a Macron, da Fillon e Valls: ecco che cosa può cambiare
Un partner strategico che ha garantito l'integrazione e il funzionamento dell'Unione Europea. Anzi, no. Un guardiano ottuso dell'austerity che non consente all'Ue una vera ripresa economica. Da un estremo all'altro. Sono le diverse facce della Germania descritte dai diversi candidati alle elezioni per l'Eliseo che si terranno in Francia la prossima primavera.
ELISEO, LE DIVERSE POSIZIONI DEI CANDIDATI SULLA GERMANIA
Da Valls a Macron, da Fillon a Le Pen, cambia tutto. E radicalmente. La faccia della Germania è l'una opposta all'altra. E in ogni caso domnina il dibattito sulla politica estera in vista delle prossime elezioni. In particolare, i candidati di centro sono più vicini a Berlino, mentre quelli più estremi propongono la visione di una Germania tirannica che fa solo i suoi interessi contro quelli francesi.
MACRON, VALLS E FILLON PER UN RAPPORTO DI FIDUCIA VOTATO ALLE RIFORME
Macron vuole restaurare una pubblica fiducia con la Germania avviando insieme un serio piano di riforme. Anche Valls e Fillon hanno lo stesso approccio di Macron. Vicinanza sottolineando comunque la necessità di un vero riformismo per superare la mera austerity.
MONTEBOURG E LE PEN ANTI MERKEL
Montebourg, considerato come il più a sinistra dei candidati socialisti, parla invece di una Germania che non può più pensare di forzare la Francia e l'Europa a condividere la sua visione del mondo senza discussioni. Ancora più estrema Marine Le Pen, che ha più volte parlato di Angela Merkel definendola, esagerando, come vera presidente della Francia, considerata una provincia tedesca.
NEI SONDAGGI VOLA MACRON
Nel frattempo nei sondaggi Emmanuel Macron va avanti e fa paura un po' a tutti, all'estrema destra di Marine Le Pen, cui potrebbe sottrarre la soddisfazione di aggiudicarsi una delle due posizioni al ballottaggio nella corsa all'Eliseo, al candidato della destra repubblicana Francois Fillon, cui potrebbe sottrarre voti al centro, ma anche ai socialisti che, ancora affogati nel dibattito interno per le primarie, rischiano di perdere definitivamente il treno, sprofondando ancor più in basso nei sondaggi. L'ex ministro dell'Economia, che propone di superare la logica dei due poli di sinistra e destra e che si candida da indipendente, si piazza al terzo posto nei sondaggi con un potenziale elettorale che oscilla tra il 16 e il 20%.