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Affari Europei
Ema, Parlamento Ue conferma Amsterdam ma pone condizioni

Ema: via libera condizionato Europarlamento a Amsterdam

Il Parlamento europeo ha dato il via libera all'attribuzione a Amsterdam dell'Agenzia Europea del farmaco, anche se con una serie di condizioni per verificare l'effettiva realizzazione della sede dell'Ema nei tempi previsti. Il voto dell'Assemblea di Strasburgo "è un sì condizionato a Amsterdam", ha spiegato l'eurodeputato Giovanni La Via, relatore del provvedimento: "vogliamo che siano rispettati i tempi perché la continuità operativa dell'Agenzia è la cosa più importante che il Parlamento vuole. La sicurezza dei cittadini in termini di salute passa dall'operatività dell'Ema". Il rapporto che attribuisce la sede dell'Ema a Amsterdam è stato approvato con 507 voti a favore, 112 contrari e 37 astenuti.

Le condizioni per Amsterdam

La plenaria dell'Europarlamento ha confermato una serie di emendamenti, che erano già adottati in commissione Ambiente, volti a verificare l'effettivo completamento della sede provvisoria e di quella definitiva dell'Ema a Amsterdam. La Commissione europea e le autorità olandesi devono "prendere tutte le misure necessarie ad assicurare" che l'Ema "si possa trasferire nella sede temporanea (lo Spark Building a Amsterdam, ndr) non più tardi del 1o gennaio 2019 e che si possa trasferire nella sua sede permanente (il Vivaldi Building nella zona del Zuidas) non più tardi del 16 novembre 2019". Inoltre, la Commissione e le autorita' olandesi sono invitate a inviare "al Parlamento Europeo e al Consiglio un rapporto scritto sul progresso dell'adattamento della sede temporanea e sulla costruzione della sede permanente tre mesi dopo l'entrata in vigore del regolamento e da allora in poi ogni tre mesi fino a che l'agenzia non si sarà trasferita" nella sede definitiva. "Solo se faranno quello che hanno promesso di fare, manterranno l'Agenzia. Altrimenti bisognera' trovare altre soluzioni", ha detto La Via. Rispondendo a una domanda sulle possibilità per Milano di avere la sede dell'Ema, La Via ha risposto "se si dovesse riaprire si riaprirà per tutti". La Via ha detto di non credere che "si potesse fare di piu'" per Milano.

Ema, se salta Amsterdam si riapre la corsa per tutti?

Secondo la valutazione di La Via, la sede provvisoria di Ema ( lo Spark Building) "non è lontana dall'essere pienamente funzionante". Per contro ci sono dubbi su quella che dovrebbe essere la sede definitiva (il Vivaldi Building). Per ora c'è solo "un pezzo di terra", ha sottolineato La Via. Secondo il relatore dell'Europarlamento, se ci fossero ritardi nei lavori del sede definitiva, "Ema ci chiederà subito di intervenire". In caso di mancato rispetto da parte delle autorita' olandesi "decade l'accordo e si apre un'altra fase", ha detto La Via. In una dichiarazione in appendice al regolamento sulla sede dell'Ema, inoltre, i deputati hanno criticato la procedura con cui è stata scelta Amsterdam, compreso il sorteggio nella fase finale della selezione, perché ha privato l'Europarlamento delle sue prerogative di co-legislatore. "La scelta è stata effettuata in modo sbagliato. In futuro non ci potranno più essere occasioni come questa", ha spiegato La Via.

Ema: vicesindaco Milano, troveremo altra sfida

"Posso esprimere il dispiacere rispetto a un percorso che abbiamo vissuto con grande intensita'. E con un ottimismo non finto ma frutto di lavoro e impegno. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare sia durante la presentazione della candidatura, che nelle settimane successive dell'estrazione a sorte. Troveremo un'altra sfida". Cosi' il vicesindaco di Milano e recentemente assessore alla sicurezza, Anna Scavuzzo, conversando con i cronisti a margine del consiglio comunale, relativamente al via libera condizionato del Parlamento Europeo allo spostamento della sede dell'agenzia europea del farmaco ad Amsterdam.

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