Euro, il M5S torna alla carica: referendum sulla moneta unica
Con un post sul suo blog Beppe Grillo rilancia l'idea di un referendum sull'euro per lasciare agli italiani la libertá di abbandonare la moneta unica
"Il Movimento 5 Stelle conferma la sua posizione: e' imperativo far scegliere al popolo sovrano - all'intero popolo italiano - il destino del progetto Euro attraverso lo strumento referendario" e' quanto si legge in un post pubblicato sul Blog di Grillo che prosegue citando anche l'analisi dell'economista e premio Nobel Joseph Stiglitz sulla moneta unica.
Martedí mattina sul tema si e' espresso anche il senatore Nicola Morra ospite ad Agora' estate. Il pentastellato precisa quanto detto in trasmissione e riportato dalle agenzie di stampa in maniera parziale: "ho spiegato che qualora gli italiani lo volessero, con un referendum, noi usciremmo dall'euro. E l'ho ripetuto piu' volte durante la trasmissione" afferma Morra. Il senatore, segretario della commissione Affari Costituzionali, e' stato anche indicato erroneamente come capogruppo a palazzo Madama, ruolo che ha invece ricoperto dal giugno al settembre 2013.
Il blog di Grillo rilancia le parole di Stiglitz sull'incapacita' dell'euro di risolvere le crisi minando il progetto della Ue. Per il Movimento 5 Stelle "l'unione monetaria e' una 'costruzione' priva di fondamenta che si e' rivelata, nel corso degli anni, uno dei grandi mali dell'Unione Europea e "i vincoli oggi rappresentati da quella unione monetaria (e il sistema di Governo dell'Eurozona che si portano dietro) sono divenuti il vero ostacolo da superare, le catene da rompere per rilanciare il dialogo tra popoli con economie e strutture sociali profondamente diverse. Oggi, chi si ostina a difendere la moneta unica, e' il piu' grande anti-europeista della storia".
"Come abbiamo piu' volte spiegato - prosegue il post dal titolo 'l'euro rovina d'Europa' -, l'introduzione dell'euro ha bloccato il cambio tra 19 economie profondamente diverse e ha creato dei grandi vantaggi competitivi soprattutto per uno, la Germania". Dopo aver spiegato il divario tra l'economia tedesca e quelle dei paesi della "periferia dell'Eurozona", il blog sottolinea che "questo impoverimento del ceto medio pilotato da Bruxelles e Francoforte, assieme all'incapacita' di risolvere il problema migrazione e sicurezza, sta pericolosamente veicolando consenso verso gli estremismi politici, dai quali il Movimento 5 Stelle si e' sempre distinto con il suo approccio propositivo, costruttivo e post ideologico. La modifica dei vincoli europei - che dovrebbe riformare l'eccessiva rigidita' di alcuni regolamenti - e' volutamente ferma al palo".
"Il Governo italiano - prosegue il M5s - si e' abbondantemente dimostrato incapace di cambiare marcia a livello europeo, inchinandosi sia a Bruxelles come a Strasburgo al volere dei poteri forti, delle lobby, delle banche e, in generale, smerciando favori ad amici di amici. Ricordiamo che Renzi (e quindi l'Italia) ha addirittura avuto - secondo il principio della rotazione e subito dopo la sbornia del 40% - la presidenza semestrale del Consiglio dell'Unione Europea. Qualcuno se n'e' accorto? Tutto questo e' avvenuto mentre tanti, troppi cittadini hanno sofferto e continuano a soffrire dei sintomi economici negativi di questo imbarazzante stallo. Quelli italiani, in particolare, pagano la non credibilita' di un esecutivo mai eletto e mai all'altezza delle aspettative".
"Anche per questo - conclude il blog di Grillo - oggi parlare di Euro, di soluzioni alternative e in generale il prepararsi tecnicamente all'uscita dalla moneta unica non deve essere considerato come un atto sovversivo, ma di responsabilita' politica".