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Affari Europei

 MERKEL-SALVINI-MACRON, COME CAMBIANO GLI EQUILIBRI EUROPEI

Angela Merkel vuole riprendersi lo scettro. Emmanuel Macron ha provato a scipparglielo ma rischia seriamente di essersi scottato solo a sfiorarlo. La cancelliera, abile trasformista, sembra essere molto più appropriata del collega francese per gestire una fase nervosa nella quale sono previsti numerosi smottamenti all'interno dell'Unione europea, dopo la formazione del governo Conte in Italia, che si candida a essere in prima fila per cambiare le regole del gioco europee, e in vista delle elezioni comunitarie del 2019.

GIA' FALLITA LA RIFORMA DI MACRON?

Riavvolgendo il nastro alla scorsa estate, tutto sembrava giocare a favore di Macron. Aveva appena vinto le elezioni presidenziali e aveva il vento in poppa. La Merkel era invece impantanata nella questione migranti e le elezioni di settembre avevano restituito una Germania più frammentata del previsto. Le difficoltà sulla formazione del governo sembravano essere il lasciapassare per la leadership per Macron che, mentre la Merkel era impegnata a trattare per la coalizione Jamaica prima e poi con l'Spd, è andato in giro per il globo incontrando tutti i principali leader mondiali. Macron ha presentato da tempo un ambizioso piano di riforma dell'Ue. Ma a distanza di qualche mese tutto sembra cambiato. Le tornate elettorali italiane, ungheresi, austriache hanno cambiato le carte in tavola. In Europa c'è una nutrita squadra di Stati che immagina un'Europa diversa da quella dominata dall'asse franco-tedesco. Insomma, la riforma sognata da Macron sembra essere andata in soffitta, nonostante a momenti alterni lui riprovi a citarla.

LA MERKEL SI RIPRENDE LO SCETTRO MA DEVE FARE I CONTI CON L'ITALIA

In tutto ciò, la Merkel è tornata al governo e sta muovendo le sue pedine. Intanto ha indirettamente e implicitamente affossato la riforma di Macron. E in secondo luogo ha riaperto alcuni canali comunicativi. Il primo con la Russia, andando a Sochi a incontrare Putin per prima dopo la rielezione del presidente russo. E poi ha iniziato a lanciare qualche segnale al governo Conte. La cancelliera vuole concedere qualcosa all'Italia, neutralizzando o comunque controllando il processo di riforma voluto da Lega e M5s. Anche i rapporti con la Cina, altro elemento fondamentale nello scacchiere geopolitico attuale, sono privilegiati. Basti vedere l'interscambio commerciale tra Germania e Pechino. Macron sembra essere invece più vicino a Trump: non un grande punto a favore visto l'isolazionismo portato avanti dal presidente Usa. Insomma, è vero che l'Europa si sta riposizionando e qualcosa può cambiare, ma è anche vero che dare per scontato il rovesciamento della Merkel sembra quantomai azzardato.

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