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Affari Europei
Italia isolata, arriva la lettera Ue. Tempi ancora più duri a Bruxelles.
Il Parlamento europeo

Debito, per l'Italia in arrivo la lettera Ue. Ipotesi correzione da 3 miliardi

 

Le ultime proiezioni sulla distribuzione dei seggi nel nuovo Parlamento europeo non lasciano dubbi: a reggere le sorti della nuova Europa sarà una alleanza tra Popolari e Socialisti (giá oggi alleati di governo) con l'aggiunta dei liberali dell'Alde che diventano l'ago della bilancia della nuova Eurocamera. Il calo di Ppe e Pse renderá infatti necessario un allargamento della maggioranza.

PPE E SOCIALISTI NON HANNO LA MAGGIORANZA

Secondo gli ultimi dati disponibili infatti al Partito popolare vanno 179 seggi al 23,83%, ai Socialisti e Democratici 152 al 20,24%, e ai Liberali 105, al 13,98%. Quarti i Verdi con 69 europarlamentari al 9,19%, seguono i Conservatori Ecr a 60 con il 7,99%, mentre l'Enf (il gruppo della Lega di Salvini) avrebbe 60 seggi al 7,99% e l'Efdd (il gruppo dei Cinque Stelle e di Farage) 51 al 6,79%. La Sinistra Gue ottiene 38 seggi al 5,06.

FONDAMENTALE IL SOSTEGNO DEI LIBERALI

Risulta dunque evidente che il Partito popolare e i socialisti del gruppo S&D non sarebbero sufficienti ad ottenere la maggioranza dei seggi poiché si fermerebbero a 331, quando la maggioranza necessaria per governare é si 366 poltrone. Serve dunque una 'stampella' che arriverà con tutta probabilità dall'Alde, il gruppo liberale che é anche in pole position per esprimere il presidente della Commissione.

A BRUXELLES UNA AGENDA DI CENTRODESTRA

Si va dunque rafforzando l'asse di Centrodestra, mentre perdono terreno in proporzione i socialisti. Se infatti il Ppe continua a mantenere la maggioranza relativa, e sará dunque centrale nel definire l'agenda del nuovo governo europeo, i socialisti saranno meno influenti. L'unico partito ad aver retto l'urto delle elezioni é quello spagnolo, che eppure manda a Bruxelles appena 20 eurodeputati. I socialisti invece sono scomparsi in Francia e in ritirata in Germania. E i Liberali potranno imporre parte della loro agenda.

CATTIVE NOTIZIE PER L'ITALIA

Maggiore attenzione ai mercati, rigore dei conti e riforma dell'Unione europea con il freno a mano tirato. Una cattiva notizia per l'Italia che in questo scenario dovrá fare i conti con un governo maggiormente conservatore, che mal digerirà le richieste di una maggiore solidarietà dal punto di vista economica. Men che meno idee come gli eurobond o una garanzia europea al debito sovrano.

CORDONE SANITARIO INTORNO ALLA LEGA

Come é accaduto per la scorsa legislatura é molto probabile che anche il nuovo Parlamento crei un cordone sanitario intorno ai partiti sovranisti ed euroscettici, da Marine Le Pen a Salvini, dal Movimento 5 Stelle alla Lega di Salvini che rischiano di non prendere palla. Come d'altronde é accaduto durante i 5 anni delle scorsa legislatura, i provvedimenti piú importanti passeranno senza che l'Italia riesca a far valere le sue posizioni, a meno di alleanze trasversali. Certo, al nostro Paese spettá un commissario di peso, essendo la nostra la terza economia del continente. Ma difficilmente sará quello dell'Industria o del Commercio.  

SALVINI: L'EUROPA ASCOLTI IL VOTO DEGLI ITALIANI

"Ieri i popoli hanno votato per una Europa nuova, contro l'austerity e a favore della crescita. Il popolo italiano ci ha votato chiedono piú lavoro e meno tasse. Prendiamo atto della lettera che la Commissione sembra volerci inviare e risponderemo con cortesia", ha dischiarto Matteo Salvini alla notizia che la Commissione Ue potrebbe aprire una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia e comminare una multa da 3,5 miliardi di euro.

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