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Affari Europei
Europarlamento, svelata la lista dei deputati affidabili per Soros: 13 del Pd
Sono 14 gli eurodeputati italiani affidabili per Soros

 

Sono ben 226 gli eurodeputati considerati affidabili per Open Society, la rete di fondazioni voluta da George Soros per promuovere la democrazia e la libertà di parola nel mondo. Open Society, che a Bruxelles lavora come una vera e propria lobby, individuando i soggetti politici che potrebbero appoggiare le sue battaglie, ha selezionato i deputati europei con quali c'é sintonia e li ha schedati. Ora questa mappa é stata resa pubblica da DCleaks, un sito sullo stile di Wikileaks, che rivela notizie segrete alla stampa. Ma il fatto che dietro sia manovrato dai russi, dicono i bene informati, lascia intendere che ci siano altri interessi in gioco.

Svelati i nomi dei deputati Ue 'vicini' a Soros

Facciamo un passo indietro. Chi sono i deputati inseriti nella lista degli affidabili per Soros? Per il finanziere statunitense, ma di origini ungheresi, ben 13 appartengono al Pd o meglio, al gruppo S&D (Socialisti e democratici) a cui il Pd aderisce. Sono Brando Benifei, Sergio Cofferati (non piú nel Pd), Cecilia Kyenge, Alessia Mosca, Andrea Cozzolino, Elena Gentile, Roberto Gualtieri, Isabella De Monte, Luigi Morgano, Pier Antonio Panzeri (non piú nel Pd), Gianni Pittella, Elly Schlein (non piú nel Pd) e Daniele Viotti.

La maggioranza dei deputati é del Pd

Nomi noti e meno noti. Certamente personalità come Sergio Cofferati sono conosciute in Italia al grande pubblico, ma a Strasburgo a pesare sono altri, come Roberto Gualtieri. Da presidente della Commissione problemi economici e monetari é in grado di influenzare le decisioni sulla politica economica dell'Unione. Oppure Gianni Pittella, presidente del gruppo socialista all'Eurocamera, che ha conteso ad Antonio Tajani la presidenza del parlamento Ue.

Soros guarda a sinistra dello schieramento politico

Una cosa é certa, a Soros piacciono i politici di sinistra, e quelli alla sinistra della sinistra. Già, perché se é vero che tra quelli di Forza Italia e Lega Nord non c'é neppure un nome, é anche vero che nella lista spunta quello di Barbara Spinelli, appartenente alla Gue, la sinistra radicale. Ma anche gli ex Pd, come Antonio Panzeri, Sergio Cofferati ed Elly Schlein che a vario titolo hanno mollato il Partito democratico per seguire la propria strada. Pazeri ha guidato la fronda durante il voto referendario e ha fondato con Paolucci e Zanonato il nucleo di Mdp a Strasburgo. Schlein ha seguito Civati nel suo auto-esilio dal Pd. E Cofferati si é semplicemente stancato delle beghe interne al partito al tempo delle primarie liguri e ha preferito tirarsene fuori.

Il disegno politico di Soros

Ma la domanda é, perché George Soros, un finanziere con un pelo sullo stomaco mai visto prima, capace di speculare e guadagnare ad ogni costo, guarda alla sinistra (anche radicale) europea? Il motivo é che la sua Open Society, come ricordato all'inizio, ha come obiettivo primario quello di "sostenere finanziariamente i gruppi di società civile in tutto il mondo, con l'obiettivo dichiarato di promuovere la giustizia, l'istruzione, la sanità pubblica e i media indipendenti" (cit. Wikipedia). Valori piú vicini all'area di Centrosinistra.

Soros e la battaglia contro il governo ungherese

Ma c'é dell'altro. In Europa Soros finanzia associazioni che contrastano la politica dell'attuale presidente ungherese, Viktor Orban, membro del Partito popolare europeo. Ecco dunque spiegato come mai nessuno del Centrodestra in Europa é stato considerato affidabile per gli analisti di Soros. Lo stesso Orban sta portando avanti una battaglia contro il miliardario americano accusato di voler interferire in questioni di politica interna. E  il governo ungherese ha ultimamente approvato una legge per chiudere l'università del magnate Usa.

La questione migranti

E poi ci sono i migranti. Per Orban e per gli stati del gruppo di Visegard (Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia) andrebbero respinti nel Mediterraneo, mentre per Soros l'Europa deve guardare ad un modello di apertura e di abbattimento delle frontiere. Un progetto che fa storcere il naso a molti. E infine c'é la Russia, probabile ghostplayer del sito DCLeaks. Mosca é vicina ai Paesi dell'est Europa e specialmente all'Ungheria e quando puó aiutare Orban a screditare un nemico e attaccare l'Europa é ben felice di farlo.

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