Ex spia Kgb, Londra apre 14 cold case: Russia nel mirino di Nato e Ue
Scontro diplomatico aperto tra Regno Unito e Russia sul caso dell'ex spia del Kgb avvelenata a Londra. Aperti 14 cold case
Ex spia Kgb: Gb apre 14 cold case, Mosca nel mirino
Londra e Mosca affilano le armi, e - mentre sul suolo britannico muore un altro esule russo in circostanze ancora non chiare e si riaprono 14 fascicoli su decessi sospetti - cercano alleati nell'imminente braccio di ferro diplomatico, condito da sanzioni e contromisure, che riporta al centro dell'agenda internazionale il tema dello scontro tra la Russia e l'Occidente. La Russia rimanda al mittente l'ultimatum sul caso Skripal, che scade a mezzanotte: non solo respinge l'accusa di esser dietro l'avvelenamento dell'ex spia del Kgb e di sua figlia Yulia (e che ha lasciato in gravi condizioni un poliziotto inglese) ma chiede l'accesso alle indagini ("in quanto coinvolgono un cittadino russo") se ricevera' i campioni del gas nervino utilizzato nell'attacco, ma si sa gia' che dalla Gran Bretagna non arriverà alcunché.
Trump al fianco di Theresa May contro la Russia
Intanto, mentre già si parla delle possibili nuove misure punitive contro Mosca - che domenica si appresta a votare per le presidenziali e a giugno ospiterà i suoi primi Mondiali di calcio - il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore britannico, e ammonito che la Gran Bretagna deve rispettare i suoi obblighi nel quadro della Convenzione sulle armi chimiche e garantire accesso alle sostanze che hanno avvelenato i tre. Londra per ora incassa il sostegno dell'Ue, con per il vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, che parla di solidarietà "europea, inequivocabile, incrollabile e molto forte", ed esibisce l'appoggio internazionale ricevuto dagli alleati, a partire da Angela Merkel, che ha detto di prendere la faccenda "molto seriamente, se vi è dietro la Russia"; da Emmanuel Macron, che ha definito "inaccettabile" quanto avvenuto ma ha evitato di citare Mosca nel comunicato di solidarietà; e, infine, da Donald Trump, che, nelle ore in cui licenziava il Segretario di Stato Rex Tillerson, che prima del presidente aveva accusato Mosca, nel corso di una telefonata con Theresa May si è finalmente detto "d'accordo" nel chiedere a Mosca "risposte non ambigue" nel caso dell'avvelenamento dell'ex spia del Kgb Sergei Skripal e nel minacciare "conseguenze" se tali risposte non arriveranno.