Ex spia Kgb, l'Austria non segue l'Europa: Kurz non caccia i diplomatici russi
L'Austria di Kurz non espelle i diplomatici russi come invece ha fatto l'Europa dopo il caso dell'ex spia russa avvelenata a Londra
EX SPIA RUSSA, L'AUSTRIA DI KURZ NON ESPELLE I DIPLOMATICI RUSSI
L'Austria ha fatto sapere che non seguirà i 14 paesi europei che hanno deciso di espellere i diplomatici russi come relazione all'avvelenamento di un'ex spia russa in Gran Bretagna."Sosteniamo la decisione di richiamare l'ambasciatore dell'Unione europea, ma non prenderemo alcuna misure a a livello nazionale", hanno detto in una dichiarazione congiunta il cancelliere Sebastian Kurz e ministro degli Esteri Karin Kneissl. "Vogliamo mantenere aperti i canali di comunicazione verso la Russia".
CASO SKRIPAL: "AUSTRIA PONTE TRA OCCIDENTE E ORIENTE"
"L'Austria è un paese neutrale e si considera un costruttore di ponti tra Oriente e Occidente". Sono quattordici i paesi dell'Unione europea che hanno deciso di espellere i diplomatici russi in una risposta coordinata a Mosca per l'avvelenamento di Sergei Skripal e sua figlia Yulia, il 4 marzo a Salisbury con il gas nervino; e secondo un calcolo dell'Afp, i diplomatici russi espulsi saranno in tutto 30. L'Austria è membro dell'Unione europea, ma è ufficialmente neutrale e non fa parte della Nato. Il premier conservatore Kurz è stato in Russia alla fine di febbraio e, con il suo alleato di coalizione, l'estrema destra del Partito della Libertà, ha stretto un "patto di collaborazione" con il partito Russia Unita del presidente Vladimir Putin.