Fisco, Facebook capitola: pagherà le tasse nei Paesi in cui genera ricavi
Il direttore finanziario di Facebook, Dave Wehner, annuncia la svolta: pagheremo le tasse dove facciamo i ricavi. Viotti: é una ammissione di colpa
Facebook dichiarerá i ricavi nei Paesi dove vengono realizzati. Lo afferma il gruppo in un post firmato dal direttore finanziario Dave Wehner. La societa' passa a un "sistema di vendita locale". In sostanza, spiega Facebook, le vendite verranno registrate nella nazione dove il gruppo sigla un contratto pubblicitario, senza rimandare alla sede di Dublino (scelta per le politiche fiscale piu' morbide). L'obiettivo, si legge nel post, e' offrire "maggiore trasparenza" ai governi.
Facebook capitola: pagheremo le tasse dove vengono prodotti i ricavi
Facebook definisce il cambiamento una risposta "alla richiesta di maggiore visibilita' sui ricavi associati a ciascun Paese". Riguardera' tutti i mercati in cui il gruppo ha un ufficio commerciale. "Ognuno e' unico - scrive Wehner - e vogliamo essere certi di cambiare nel modo giusto. E' una grande imprese che richiedera' significative risorse in tutto il mondo". Ci sara' quindi un periodo di transizione, che Facebook definisce "il piu' breve possibile". L'obiettivo e' iniziare la trasformazione nel 2018 per completarla su base globale entro la prima meta' del 2019. Nessun cambiamento sulle sedi: Menlo Park, in California, resta la sede americana, mentre Dublino (in Irlanda) sara' il quartiere generale internazionale.
Facebook cede alle pressioni di Europa e Stati membri
La legge di bilancio 2016 ha introdotto una norma che obbliga le multinazionali con un fatturato superiore ai 750 milioni di dollari che operano sul territorio italiano a registrare i ricavi ottenuti in Italia. Un obbligo che ha la sua prima scadenza alla fine del 2017 e che la commissaria europea alla concorrenza Margareth Vestager stava spingendo perche' venisse adottato su base europea (mentre e' gia' realta' in Regno Unito e Australia).