Francia, gli analisti: "Il mercato immobiliare rischia la bolla"
Prezzi troppo alti, calo dei rendimenti, alto tasso di posti vacanti: gli analisti temono che la bolla del mercato immobiliare francese stia per scoppiare
Prezzi troppo alti, calo dei rendimenti, alto tasso di posti vacanti. La situazione del mercato immobiliare in Francia fa pensare a molti analisti che una bolla sia sul punto di scoppiare. Per il settore immobiliare commerciale si tratta di una minaccia molto reale e che il governo dovrebbe prendere sul serio. L'Alto Consiglio per la stabilità finanziaria (HCFS), una sorta di regolatore supremo collegato al Ministero dell'Economia, teme che il mercato immobiliare commerciale possa subire una "correzione significativa", e che il suo valore sia sovrastimato per una percentuale "tra il 15 % e il 20 %, con zone vicine al 30% come gli uffici di Parigi".
Secondo gli esperti, il mercato immobiliare francese sta mostrando tutti i segni di un crollo imminente. In primo luogo, i prezzi continuano a salire: dopo aver iniziato a crescere di nuovo nel 2010 i prezzi degli immobili francesi hanno superato i loro livelli del 2007 pre-crisi nel 2015. Poi, come diretta conseguenza dei prezzi più elevati, i redditi da affitto hanno cominciato a cadere: tra le cinque grandi economie della zona euro (Germania, Francia , Belgio, Spagna e Italia) la Francia ha avuto il mercato immobiliare più redditizio nel 2005. Entro il 2014 era diventato il meno redditizio. Infine - e questo è il paradosso che ha portato il Ministero dell'Economia a temere il peggio - la domanda di immobili commerciali nella regione dell'Île-de-France (la regione circostante di Parigi), è rimasto costante. Questo perché il calo dei tassi di interesse in Francia è stato più veloce rispetto al calo dei redditi di locazione, così l'immobile è stato visto come un "investimento sicuro". Non solo. Gli intenti puramente speculativi di alcuni investitori che comprano, rinnovano e vendono le proprietà nel giro di breve tempo devono essere tenuti in considerazione. E ora il mercato rischia di esplodere, diventando una bella gatta da pelare per la Francia.