Macron sostiene il biologico ma affossa l'agricoltura. Maxi buco da 850 mln
L'agricoltura francese in rivolta contro Macron
MACRON NON SI PRESENTA AGLI STATI GENERALI DELL'ALIMENTAZIONE
Lo aveva promesso in fase di campagna elettorale. E invece il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, non si è presentato come invece era previsto alla prima giornata degli Stati generali dell'alimentazione a Bercy. E' sostituito dal ministro dell'Agricoltura, Stephane Travert, per chiudere questo incontro che raduna cinquecento responsabili dell'industria agroalimentare, ong ambientaliste e dell'Agricoltura. Un incontro proposto durante la campagna presidenziale per cercare di uscire dalla crisi del settore e che sarà seguito da vari mesi di lavoro. E che Macron, appunto, ha evitato, malcelando quello che secondo molti operatori del settore agricolo francese considerano un disinteresse pressoché totale.
AGRICOLTORI FRANCESI IN RIVOLTA CONTRO MACRON: BUCO DA 850 MILIONI
I produttori francesi sono sul piede di guerra contro Macron. Aspettavano questo incontro promesso dall'Eliseo per spiegare le loro ragioni e sottolineare il fatto che senza i contributi necessari il 61% delle aziende rischia il rosso in un settore che genera ogni anno 175 miliardi di euro di fatturato ed è una delle voci più importanti del bilancio commerciale francese. Come spiega Italia Oggi, al settore mancano 850 milioni di euro per coprire le necessità dello sviluppo rurale, le aziende giovanili e l'agricoltura biologica.
MACRON PUNTA SUL BIOLOGICO MA AFFOSSA IL RURALE
Il governo Macron ha girato un'importante cifra al settore biologico mettendo però in ginocchio gli altri settori chiave dell'agricoltura francese come la zootecnia. Produttori e operatori si aspettavano di poterne discutere con Macron agli Stati generali dell'alimentazione ma non è stato possibile. Nei prossimi mesi ci si aspetta la rivolta partire dalle campagne e arrivare nelle città francesi.